Continua a riscuotere successo la personale delle opere del professor Alfredo Campo, dal 1970 al 2017.
Stimato ed apprezzato critico e studioso d’arte, Campo ha insegnato nei licei della provincia ed è noto in città anche per i suoi studi sul Liberty - sul quale ha dato alle stampe parecchie pubblicazioni - e sul movimento artistico ipparino nei secoli.
Noi di Vittoriadaily abbiamo visitato la mostra per voi.
Ecco cosa ci ha detto il professore Campo.
"E' una mostra composta da 101 quadri-spiega Campo- tra tele, carte, tavole e dipinti dagli anni '70 ad oggi. Fra questi anche lavori che riguardano anche alcuni momenti degli anni '70 che poi ho ripreso con tecniche diverse.Nei quadri, emozioni, problemi, suggestioni e sensazioni che si sono alternate dentro il mio essere e che io espongo attraverso la pittura". In mostra, infatti, tecniche miste: olio, smalto, tempera, inchiostro, acquarello e carboncino. Alcune le troviamo insieme, altre no."
Ci parli del colore.
"Per me il colore è il vero soggetto dei miei lavori. La pittura è fatta di colore e quindi il colore viene esaltato in maniera preponderante. Il colore, ovviamente, usato non in funzione reale, ma espressiva che realizza e costruisce le immagini. Tanto è vero che spesso uso mezzi e strumenti diversi per tirarlo, per metterlo e per rendere il colore materico, soprattutto, in molti quadri come "La tempesta" o come le figure umane. I temi che tratto, attraverso il colore, sono i temi di sempre: di un passato e di un presente della vita che si conduce, oggi in cui c'è un rapporto molto difficile tra la persona e lo spazio, tra quello che succede e che non dovrebbe succedere; come tutto è abbandonato, i castelli, le case e le costruzioni cadono. Ci sono anche alcuni quadri su Pantalica e che riguardano le nostre bellezze, purtroppo abbandonate.
Che consiglio si sente di dare, da artista e critico, ad un giovane che si volesse accostare all'arte
"Questa mostra è stata visitata anche da studenti del liceo- dichiara Campo- ed è stata apprezzata perché si coglie subito il messaggio. Anche se apparentemente, in alcuni momenti, c'è l'astrazione si coglie comunque il messaggio. Quello che voglio dire ai giovani è questo: innanzitutto imparare a disegnare e poi cercare di esprimere i propri sentimenti senza legarsi o copiare cose assurde. Si devono guardare gli altri artisti, si deve guardare il passato, ma non per copiare, ma per interpretare".
La mostra è visitabile nella Sala Mazzone, ex centrale elettrica, fino al prossimo 4 Giugno dal lunedì alla domenica, dalle ore 10 alle 12.30 e dalle 17.00 alle 21.00.