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Ragusa e la Sicilia pagano un prezzo altissimo. Il Governo Musumeci responsabile

Bocciatura dei trentuno progetti sull’agrosistema del PNRR in Sicilia.

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Sulla bocciatura dei trentuno progetti sull’agrosistema del PNRR in Sicilia. Ragusa e la Sicilia pagano un prezzo altissimo. Il Governo Musumeci responsabile La Regione Sicilia non supera il primo esame dei progetti a valere sul PNRR. Infatti su 31 progetti relativi alla Missione 2 dove sono previsti interventi sull’agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche, nessuno sarà finanziato. Anche Ragusa paga il prezzo di questa esclusione. Il progetto per i lavori di efficientamento dell’impianto irriguo di Valle dell’Acate per € 3.333.458,00 è stato bocciato assieme a tutti gli altri presenti dalla Regione Sicilia. Si parte male, anzi malissimo se pensiamo all'ambito dentro il quale si è predisposta questa progettazione. L'ammodernamento dell'agrosistema irriguo rappresenta oggi una condizione indispensabile per il rilancio delle nostre agricolture nell'isola, ancor più di fronte ad una situazione di crescente siccità dovuta ai mutamenti climatici in corso. Nella graduatoria dei progetti approvati pubblicata nel decreto del Ministero delle Politiche agricole non c'è nessun progetto della Sicilia, e non c'è neppure nell'elenco delle proposte ammissibili in attesa di risorse aggiuntive. Il sistema dei Consorzi di Bonifica della Regione Sicilia è ormai al collasso; a pagare le spese sono gli agricoltori, ai quali vengono forniti servizi scadenti a prezzi elevati, e i lavoratori da anni ormai sprofondai nella precarietà e nell'incertezza con un cronico ritardo dei pagamenti degli stipendi. Un sistema che va riformato e ripulito dalle tante storture, che però necessita di risorse per un suo ammodernamento infrastrutturale. Sui Consorzi di bonifica la Cgil ha combattuto e combatte una battaglia a difesa dei lavoratori, per una moralizzatore del sistema di gestione politico/istituzionale. Abbiamo denunciato gli abusi operativi dai dirigenti, a partire dall'ex direttore Giovanni Cosentini condannato in primo grado dalla Corte dei Conti a restituire somme indebitamente incassate mentre i lavoratori aspettavamo diversi mensilità di stipendi arretrati. Oggi questo fallimento preannunciato, principalmente per l'assenza di una regia di governo rispetto ad una progettazione complessiva apparsa frammentaria priva di una visone sistemica d'insieme, rende ancora più complicata la risoluzione dei tanti problemi che affliggono il sistema dei Consorzi di Bonifica siciliano. Da tempo la CGIL di Ragusa con la CGIL regionale denuncia il livello di approssimazione con il quale il Governo Musumeci affronta il tema progettazione sulle risorse del PNRR, manca di un confronto e di una idea strategica rispetto al futuro, verso quale modello di sviluppo per la Sicilia ovviamente manca il confronto tra tutti gli attori e le rappresentanze sociali.

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