Si è aperto anche nella Diocesi di Ragusa ieri mattina - con la celebrazione eucaristica officiata dal Vescovo La Placa presso la Cattedrale di Ragusa-, il Sinodo indetto da Papa Francesco. Un cammino che accompagnerà la Chiesa sino al 2025, anno nel quale la Diocesi di Ragusa celebrerà il 75mo anniversario della sua fondazione.
Il vescovo monsignor Giuseppe La Placa ha scelto di non celebrare un unico momento liturgico l’apertura del Sinodo, preferendo che questo momento venga solennizzato in ogni parrocchia durante tutte le celebrazioni eucaristiche.
La scelta nasce dalla volontà di coinvolgere in misura maggiore tutti i fedeli nella preghiera per la buona riuscita del cammino sinodale. In ogni celebrazione eucaristica, infatti, è stata letta una monizione introduttiva e sono state proposte delle preghiere dei fedeli adatte alla circostanza; è stato inoltre letto il messaggio di monsignor La Placa e, dopo la distribuzione della Comunione, è stata recitata la preghiera Adsumus Sancte Spiritus.
La prossima settimana sarà consegnata ad ogni parrocchia e rettoria una icona, raffigurante i due discepoli di Emmaus in cammino con Gesù, la quale sarà posta nel presbiterio con accanto una lampada che accompagneranno le singole comunità per tutta la durata del Sinodo.
«Ci aspettano – ha dichiarato il vescovo monsignor Giuseppe La Placa in un’intervista al mensile diocesano Insieme – anni impegnativi ma molto belli e la prospettiva di costruire una Chiesa nella quale camminare insieme deve diventare il nostro stile. Abbiamo una grande fortuna perché il cammino sinodale proposto dal Santo Padre si pone in sintonia con il nostro avvicinarci al 2025, anno in cui la nostra Diocesi celebra il 75. anniversario della sua fondazione. Celebreremo il Giubileo della nostra Diocesi in concomitanza con la conclusione del Sinodo».
Si apre dunque quella che la Conferenza episcopale italiana ha definito nel documento preparatorio del Sinodo, dal titolo “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione”, la fase di ascolto e consultazione del Popolo di Dio nelle Chiese particolari, «nella speranza di contribuire a mettere in moto le idee, le energie e la creatività di tutti coloro che prenderanno parte all’itinerario, e facilitare la condivisione dei frutti del loro impegno».