Settantacinque giorni di cammino, oltre 1.200 km di percorsi mappati, novanta comuni visitati, centinaia di appassionati abbracciati e coinvolti nel più grande progetto di cammino tra le ricchezze storiche e paesaggistiche della terra di Sicilia, partito dal cuore dell’area archeologica di Kamarina e che ha coinvolto gli appassionati e rodati camminatori della Trasversale Sicula: Gaetano Melfi, Peppe De Caro, Salvatore Schembari, Claudio Lo Forte (ausiliario della protezione civile 107 “Caruano” di Vittoria), gli archeologi Giuseppe Labisi, Sareh Gheys e, per gli ultimi 240 chilometri, l’artista Tamara Marino che ha lavorato ad una performance itinerante in abito da sposa, in un “matrimonio” simbolico e simbiotico con la terra di Sicilia. La mappatura, interrotta il 5 Dicembre 2016 a causa del maltempo incontrato nell’agrigentino, è ripresa il 24 aprile e si è conclusa come programmato a Kamarina, alla foce del fiume Ippari, proprio domenica scorsa, in una passeggiata a cui hanno partecipato numerosi appassionati. Fondamentali sono stati il supporto dell’archeologo Giuseppe Labisi e gli studi del professore Giovanni Uggeri, oltre a quello di tanti esperti conosciuti in questi anni. Si è cercato di individuare e correggere, laddove necessario, quanto mappato precedentemente, privilegiando il passaggio per luoghi simbolici della storia siciliana medievale e promuovendo, inoltre, le caratteristiche paesaggistiche e naturalistiche della nostra Isola. Bellissima l’accoglienza riservata ai camminatori in tutti i comuni visitati, sia dalle Amministrazioni Comunali, sia dalle tante associazioni e realtà culturali che lavorano per la rinascita dei luoghi che hanno costruito la storia millenaria e le tradizioni della Sicilia, fra cui Italia Nostra ValPlatani, Val di Kam, ProLoco Palma di Montechiaro, esempi pionieristici della promozione del territorio. Importante è stato anche il contributo donato alla spedizione dalla Società Agromonte, azienda siciliana leader nella trasformazione del pomodoro ciliegino che esporta da anni in tutto il mondo le tradizioni, non solo culinarie, di questa terra. Agromonte ha inteso sposare il progetto Trasversale Sicula nella sua interezza, con la consapevolezza che anche attraverso i cammini avvenga la promozione del territorio. Il cammino non termina qui: la seconda fase prevederà, infatti, la raccolta dei dati e la pubblicazione dei percorsi. L’obiettivo è di consegnare entro l’anno agli appassionati di tutto il mondo, le prime 17 tratte che compongono l’Antica Trasversale Sicula, in modo tale da diffondere e far conoscere la filosofia del cammino “trasversale”. Sarà quindi importante il lavoro degli appassionati della Trasversale Sicula ma fondamentale, altresì, sarà il ruolo delle associazioni e delle istituzioni che dovranno impegnarsi per la salvaguardia e, ove necessario, per il ripristino dell’enorme patrimonio storico e culturale, spesso in grave stato di abbandono, che deve invece rappresentare il volano di sviluppo di intere aree in crisi economica e di spopolamento. L’”Antica Trasversale Sicula” e le “Rotte di Edrisi” sono state concepite per abbracciare volutamente le diverse anime dell’Isola: siculi, sicani, elimi, greci, romani, arabi, berberi, persiani, normanni e spagnoli. Non solo: sono un invito alla riscoperta di profumi e luoghi incontaminati, attraversando le antiche strade del vino, del grano e del sale.