Si sono dati appuntamento a Palermo i circa 2000 scout del’AGESCI che da ieri scorazzano per la città, cantando e testimoniando con la loro presenza gioiosa, il loro “Eccomi” e per gridare il loro impegno civile contro ogni forma di mafia e di violenza ma soprattutto per non dimenticare.
Dal 17 al 19 luglio, Palermo sarà la “capitale” della non violenza, della lotta alle “mafie” e alla “mafia” per antonomasia! L’ esercito pacifico delle camice blu, ha deciso di rompere il silenzio, ancora una volta, come 25 anni fa, come sempre.
Gli scout siciliani celebreranno il venticinquesimo anniversario delle stragi di Capaci e via D'Amelio dal tema: "La Responsabilità della Memoria" ; molti di loro non erano neanche nati 25 anni fa, ma portano nel loro “DNA associativo”, quel fuoco e quella passione accese il 23 maggio a Capaci e poi il 19 luglio del 1992 in via D’Amelio.
Furono gli scout cattolici siciliani, infatti, i primi a scendere in strada dopo l'attentato a Giovanni Falcone, di camminare insieme al grande Paolo Borsellino durante la fiaccolata che molti di noi ricordano e in quell’ occasione consegnò il “testimone” ai Capi dell’ Associazione, di perpetuare nel tempo, quella grande missione dell’ educare alla partecipazione e alla cittadinanza attiva ed esortò gli stessi giovani a rimanere fedeli allo stato democratico ed alla legalità in primis.
Ma a Palermo si sono dati appuntamento anche i Rovers e le Scolte di molte altre regioni: dal nord al Sud della penisola, i giovani parleranno una sola lingua: quella della civiltà del rispetto, della tolleranza e della non violenza. Si interrogheranno, ascolteranno testimonianze, si terranno workshop e incontri sui temi della legalità e della giustizia. Ancora, i ragazzi visiteranno i luoghi della memoria. Le manifestazioni si concluderanno con un corteo che dalla Magione si snoderà per tutta via Roma, concludendosi in piazza San Domenico.
Ieri 18 luglio si è tenuta una veglia in memoria di Paolo Borsellino e della sua scorta proprio nel luogo della strage, conclusasi con la Santa Messa celebrata dal Vescovo di Palermo, Mons. Lorefice.
"La Responsabilità della Memoria" vuole ricordare anche le migliaia di uomini e donne che hanno sacrificato la propria vita per una Sicilia libera, giusta, migliore.
Significativo è anche il campo di tende piantate alla base scout internazionale “Volpe Astuta” al fondo Micciulla, primo bene mafioso confiscato in Italia e donato dallo stesso Falcone ( che lo espropriò d persona, come testimonia una bellissima foto all’ interno dei locali della base. nda) all’ AGESCI che da allora lo custodisce come “monumento alla memoria”.
Capaci, via D’Amelio: due ferite ancora aperte per il popolo siciliano, ferite purulenti che attendono ancora d’essere sanate. Ma il tempo darà le sue risposte: a noi solo il compito di ricordare e perpetuare la memoria dei nostri eroi per i posteri, per chi – tra altri 25 anni – si ritroverà ancora a cantare e pregare e ricordare.