Angelo Giacchi dalla sua pagina social Facebook aveva già "lanciato" il suo grido "Noi non ci stiamo", di seguito il suo appello.
Anche il mese di Marzo è quasi finito e si continua con i prezzi di vendita alla produzione degli ortaggi in media a 50 centesimi al KG. Adesso sono tre mesi che gli ortaggi si vendono sotto costo di produzione. L'invasione dei prodotti esteri, Marocco, Turchia, Egitto che hanno costi di produzione nettamente più bassi dei nostri, sta provocando la chiusura delle nostre aziende agricole e sta mettendo in crisi le nostre città che vivono economicamente esclusivamente di agricoltura.
Ieri sera tutta la sala congressi Emaia era gremita di imprenditori provenienti da Licodia, Mazzarrone, Acate, Vittoria, Comiso e Santacroce in un unico coro:
un grido di dolore che si eleva da tutto il territorio manifestando rammarico e disagio per le campagne siciliane volte verso un vero e proprio "collasso".
Fronteggiare la speculazione al ribasso è un'impresa ardua e i nostri imprenditori agricoli "non ce la fanno".
All'incontro presenti: Rosario Rinaudo, Giuseppe Zisa, Giovanni Di Franco, Rosario Giudice, Salvatore Di Bona, Salvatore Pepi , Rosario Giudice: proprio a testimoniare che non è dignitoso vedere i propri figli partire per andare a trovare lavoro altrove, perchè qui "parliamoci chiaro" le aziende chiudono non per improduttività , ma per "debiti".