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Merce invenduta e sottocosto. Il Comitato anticrisi agricoltura Sicilia "non si muove" da Palazzo Iacono

Video Intervista all'interno

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Vittoria, Santacroce e Pachino, l'occupazione e continua serrata protesta del Comitato anticrisi agricoltura Siciliache già da ieri ha pacificamente “occupato” palazzo Iacono, sede del Municipio e cuore pulsante della macchina amministrativa ipparina. Avevano chiesto un incontro urgente con il presidente Musumeci per tramite i Sindaci ed i Prefetti e pur avendo ricevuto garanzie positive e aver preso atto della disponibilità del Governatore a visitare il Mercato di Vittoria perché si renda conto “de visu” della situazione oramai insostenibile, hanno ugualmente deciso di non abbandonare la protesta ma, anzi, di rafforzare il presidio aspettando "domani" dato che in forma ufficiosa si presume la visita del Governatore annunciata in mattinata. A Nello Musumeci vogliono sottoporre una serie di richieste: la rivisitazione dei trattati europei, l’attivazione delle norme di salvaguardia e la moratoria di tutte le passività aziendali. Sono tornati all’ attacco questa mattina, reiterando la loro richiesta, “minacciando”che non abbandoneranno il presidio e che - se necessario – sono disposti a trascorre anche la notte al Comune in segno di protesta. Stanchi, affamati, quasi sul lastrico per colpa di politiche sbagliate e affaristiche che hanno penalizzato il prodotto locale a vantaggio di quello proveniente dai paesi della fascia magrebina o spagnola; complice del disastro anche il vile prezzo di vendita del prodotto, le ingenti spese sostenute e che indebitano i produttori e le piccole e medie imprese, con conseguenze spesso drammatiche. Sulla questione era intervenuto giorni fa anche il primo cittadino, che aveva parlato di “stato di crisi e di città al collasso”, promettendo di scrivere al Presidente Mattarella. A fargli eco anche il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè, che si era associato all’appello del lanciato dal sindaco di Vittoria sul collasso dell’economia agricola iblea “L’agricoltura iblea è al collasso – aveva dichiarato Pirre’ - le istituzioni intervengano energicamente per porre in campo soluzioni emergenziali in grado di dare sollievo agli imprenditori agricoli. Il crollo dei prezzi al mercato ortofrutticolo di Vittoria e i bancali di merce invenduta degli ultimi giorni non rappresentano accadimenti episodici, ma la prova palese di una situazione al collasso, in modo strutturale”. Solidarietà arriva agli agricoltori in stato di agitazione anche dal Commissario del Libero Consorzio, Piazza, che ha espresso vicinanza ai tanti lavoratori in crisi e che nei giorni passati aveva visitato alcune aziende agricole del territorio. “Nei giorni scorsi avevo visitato alcune aziende agricole ragusane – dichiara Piazza - apprezzando la qualità dei prodotti e la loro organizzazione per ‘restare’ sul mercato e battere la concorrenza estera.

Aziende virtuose e intraprendenti. Il crollo dei prezzi dei prodotti orticoli di questi giorni danneggia le aziende e mette in difficoltà migliaia di famiglie del Ragusano. Voglio manifestare loro tutta la mia vicinanza e adoperarmi perché il loro grido d’aiuto sia ascoltato dal Governo Regionale e nazionale” .

Intervista ad Angelo Giacchi e Rosario Rinaudo "La crisi dei prezzi dei prodotti agricoli, questa la motivazione del nostro "intervento" a Palazzo Iacono. I nostri prodotti sia nei mercati nazionali che locali sono venduti a 50 centesimi al chilo. Una produzione che porta al fallimento delle aziende se pensiamo che per produrre un chilo di prodotto occorrono 90 centesimi. Una situazione insostenibile quindi! Abbiamo sentito la necessità di formare un comitato anticrisi agricola siciliana dove abbiamo presentato tutte le problematiche degli agricoltori. Abbiamo anche una risposta ufficiosa da parte della Regione. Nella mattinata di domani dovrebbe incontrarci il Presidente Nello Musumeci, ma ripeto stiamo aspettando quella ufficiale non ancora pervenuta. Noi continueremo con i presidi naturalmente finchè non avremo certezze da parte della Regione." (Giacchi) "Prima si poteva definire - crisi - ora siamo al fallimento. Prima sottocosto oggi invece la merce è invenduta al mercato! Il 60 % della merce infatti al mercato ortofrutticolo di Vittoria rimane "a giacere". Abbiamo deciso di fermarci un po' tutti perchè cosi non si può andare avanti . Dobbiamo dare un input a questi nostri politici che ci rappresentano . Ci siamo rivolti al nostro Presidente della Regione, per un impegno che porti avanti questa battaglia . Noi non sappiamo più a chi rivolgerci! Il Governo si deve ancora insediare, ci siamo rivolti a lui per questo, e per questo motivo lo aspetteremo qui domani , dato che abbiamo impossibilità a muoverci, parlo ovviamente di impossibilità economiche. Speriamo in questo incontro." (Rinaudo)

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