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Igiene ambientale, la Sea replica al Sindaco di Vittoria

Redazione
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La Sea, azienda che gestisce il servizio di igiene ambientale a Vittoria, scende in campo per replicare alla nota del sindaco, Giuseppe Nicosia.

 “Con molto sgomento- si legge nella nota inviata alla stampa- la scrivente apprende le dichiarazioni del Sindaco il quale dichiara che 'la SEA ha avuto solo l’intenzione di accaparrarsi un lavoro molto appetibile'. Ci spiace ancora dovere replicare alle lamentele del primo cittadino, dalle quali si evince la volontà dell’Amministrazione comunale di attribuire, del tutto vanamente, alla Sea delle responsabilità che, invece, andrebbero imputate ad altri. Infatti- scrivono- è opportuno chiarire, onde evitare fraintendimenti, che il rapporto in essere fra la scrivente e il Comune di Vittoria è un contratto per la somministrazione di servizi e forniture, regolamentato dal D. Lgs. n. 163 del 12 aprile 2006. Tale rapporto contrattuale è disciplinato, quanto all’individuazione dei servizi da espletare, dal capitolato speciale d’appalto e dal disciplinare tecnico prestazionale. Tale ultimo documento, anch’esso allegato al bando di gara e al contratto di appalto, individua specificamente per ogni servizio il numero di lavoratori da utilizzare, il numero di mezzi, attrezzature e forniture, associando per ciascuno di tali servizi un importo contrattuale. Tale conto economico non può per nulla essere approssimativo poiché è il risultato di un calcolo matematico, sviluppato secondo le espresse richieste del capitolato e del disciplinare tecnico in ordine all’impiego di mezzi e personale.  Alla luce di ciò, è facilmente comprensibile che siamo in presenza di un contratto per la somministrazione di quei servizi regolamentati nel C.s.a. e, in special modo, nel D.t.p. Servizi che, è bene chiarire, non sono stati mai modificati, nonostante le nostre innumerevoli lamentele di inadeguatezza. Ed ancora, onde evitare di divulgare pure congetture, l’art. 19 del C.s.a. quantifica molto chiaramente la differenza da riconoscere all’azienda nel caso in cui l’impianto di smaltimento dei rifiuti si trovi oltre i 50 km dal territorio comunale”.


“Diversamente da quanto adombrato dal Sindaco- si legge ancora nella nota diffusa dalla Sea- la quantificazione del maggiore onere riconosciuto all’azienda per la superiore distanza percorsa viene effettuata dalla stessa amministrazione, che si attiene scrupolosamente a quanto previsto dal disciplinare tecnico prestazionale. Appare superfluo ricordare che ad oggi siamo ancora in attesa del pagamento della fattura per i servizi prestati nel mese di luglio 2015, quindi ben oltre i termini contrattuali stabiliti; ritardo che non ci permette di rispettare il proficuo lavoro dei nostri dipendenti”.
Nadia D'Amato.

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