Seviziato, torturato ed abbandonato sul ciglio della strada.
E la scena del crimine è la civile Chiaramonte Gulfi e più precisamente la frazione di Piano dell’ Acqua. La povera vittima innocente, un docile ed indifeso cane.
E’ stato ritrovato sul ciglio della strada da un passante che, accortosi dell’ animale, si avvicinava, inconsapevole del macabro spettacolo che gli si sarebbe parato davanti: il cane era legato ad una zampa perché era stato trascinato probabilmente con un’auto, con la schiena scorticata, soffocato da un laccio emostatico che consentiva la fuoriuscita di materiale organico dalla bocca.
Una scena raccapricciante, una violenza gratuita e senza senso, che lascia tutti senza parole; nulla, e ribadiamo nulla, può giustificare un simile atto barbarico della peggiore specie contro un animale indifeso.
L’atto riporta alla memoria quello della cagnolina seviziata e abbandonata a Vittoria nei pressi del rifornimento Agip in via Generale Cascino, qualche anno fa, per cui si mosse la società civile e che portò all’ arresto un cittadino algerino di 50 anni, senza documenti, che viveva in periferia.
L’indignazione si è levata alta dalle associazioni per la protezione degli animali ed in particolare dall’associazione nazionale Iapl Onlus Italia, che per bocca del referente regionale per la Sicilia, il vittoriese dott. Gaetano Mangione, ha espresso indignazione e rammarico per quanto accaduto.
“Siamo venuti a sapere dai giornali – dichiara in una nota Mangione - dell’uccisione del cane a Chiaramonte: atto vile e crudele che condanniamo ma che ci preoccupa dato che riteniamo che chi arriva a tanto può anche arrivare a fare lo stesso con esseri umani indifesi: ci attiveremo affinché si scopra il colpevole che denunceremo e verso cui ci costituiremo parte civile.”
“Chiediamo – chiosa ancora Mangione - a chi ha notizie che possono far identificare il colpevole di contattarci su Facebook sulla nostra pagina”.
(foto: repertorio web)