Si svolgerà il prossimo giovedì 15 novembre, presso l’Auditorium del Teatro Naselli di Comiso, la conferenza inaugurale del nuovo anno accademico dal titolo: “Danilo Dolci e il palpitare di nessi fra educazione, etica e politica”, evento organizzato dall’Ufficio per la cultura della Diocesi di Ragusa e l’UniTre sez. di Comiso.
Presenterà la figura di Dolci, il figlio Amico Dolci, affiancato dal il prof. Giuseppe Di Mauro, vice direttore dell’ufficio diocesano promotore.
“L’opera di Danilo Dolci – scrivono gli organizzatori - è tutta incentrata sulle cause che determinano la crisi etico-politica della odierna società e indica in pari tempo la via della individuazione delle energie creative che ogni uomo di buona volontà porta sempre in se stesso. Emergono così evidenti le responsabilità che ha ognuno di noi, nella vita privata e pubblica, e anche le gravi colpe delle classi dirigenti responsabili del malgoverno eretto a sistema”.
L’evento sarà arricchito da video documentari d’epoca, testimonianze dirette, versi poetici; tutto concorrerà a presentare la figura dell’ educatore friulano che, a pieno titolo, si può definire un vero innovatore sociale. Nella sua attività di animazione sociale e di lotta politica, Danilo Dolci ha sempre impiegato con coerenza e coraggio gli strumenti della nonviolenza.
Danilo Dolci, nasce a Sesana, allora in provincia di Trieste (oggi territorio Sloveno) il 28 giugno del 1924 e muore a Trappeto (Partinico) il 30 dicembre del 1997. E’ stato un sociologo, poeta, educatore e attivista del movimento italiano della nonviolenza.
Fu soprannominato Gandhi della Sicilia o Gandhi italiano.