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4 novembre, Giorno dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate

Il Prefetto Vardè: "Riscoprire i valori della pace, della democrazia, della legalità e della libertà"

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4 novembre, Giorno dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate. L'importante ricorrenza è stata celebrata, questa mattina, in quasi tutti i comuni iblei e anche, ovviamente, nel comune capoluogo, in Piazza San Giovanni, davanti al monumento ai Caduti, alla presenza del Prefetto Annunziato Vardè, del Sindaco di Ragusa, Federico Piccitto, nonchè delle massime autorità civili, militari, religiose e di una nutrita rappresentanza delle scuole di ogni ordine e grado.

Agli onori militari resi ai Caduti dal picchetto interforze, costituito da uno schieramento dei  reparti appartenenti ai Corpi Armati della provincia, affiancato  dal Corpo Forestale e  da una rappresentanza in uniforme composta da personale del Corpo militare, delle Infermiere Volontarie e dei Volontari del Soccorso della Croce Rossa Italiana, dai Vigili del Fuoco, dalla Polizia Provinciale e dalla Polizia Municipale di Ragusa, dai Gonfaloni dei Comuni della provincia e dai Labari delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, è seguita la cerimonia dell’alzabandiera.  

Molto significativi sono stati i messaggi del Presidente della Repubblica e del Ministro della Difesa e del Capo di Stato Maggiore della Difesa che hanno posto l’accento sulla rilevanza della ricorrenza,  di cui occorre tenere sempre presente il valore non solo per commemorare un passaggio importante della nostra storia e per onorare il valore dei militari impegnati, nel nome della Nazione, nei difficili scenari di crisi internazionale, ma anche per riflettere sulla esigenza di riconoscere alle Forze Armate un ruolo di crescente importanza per il futuro del Paese, oggi più che mai esposto ai rischi di instabilità e di disgregazione sociale, alle minacce transnazionali del terrorismo e della criminalità organizzata.

 Il Prefetto Vardè ha sottolineato, tra l’altro, come la celebrazione del 4 novembre “ deve servire a far riscoprire, soprattutto alle nuove generazioni, i valori dell’unità nazionale, della pace, della democrazia, della legalità  e della libertà, oltrechè della identità nazionale che non va intesa come chiusura, ma come consapevolezza dell’alto grado di civiltà del nostro patrimonio culturale che favorisce il confronto con gli altri e la disponibilità all’inclusione, senza mai perdere il senso di appartenenza.”

Dopo la deposizione della Corona, particolarmente sentito è stato il momento della preghiera ai caduti e della benedizione del Monumento ai Caduti a cura del Vescovo di Ragusa, Mons. Paolo Urso, che ha reso ancora più densa di significato la ricorrenza, attirando l’attenzione di tutti i presenti e di quanti spontaneamente convenuti per testimoniare unanimi sentimenti di italianità e di gratitudine verso le Forze Armate per l’importante opera svolta quotidianamente.

 

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