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Grave scossa di terremoto nel catanese. Danni a chiese e case e una decina di feriti

L'ultima alle 14.14 di oggi pomeriggio

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Natale di paura e angoscia quello vissuto questa notte dalle popolazioni etnee, colpite da un terremoto di magnitudo 4.8 registrato alle 3,19 con epicentro tra Viagrande Trecastagni, scossa violenta che ha fatto registrare danni in diverse città e centri pedemontani.

Sono sei i Comuni nei quali si registrano i danni  maggiori, con cornicioni e calcinacci caduti da Chiese e palazzi e a Pennisi, frazione di Acireale, sono perfino crollati il campanile e la statua del Santo protettore.

La scossa ha anche piegato lampioni e rotto condutture di gas ed in alcune zone ha divelto alcune abitazioni.

Tanta la gente impaurita che si è riversata per strada: donne con bambini, anziani, uomini e si registrano anche  una decina di feriti, trasportati in ambulanza nei vari ospedali della zona.

Sui luoghi sono intervenuti i comandi dei Vigili del Fuoco del catanese ed in aiuto anche alcune squadre calabresi per far fronte alle prime necessità e provvedere al ripristino della sicurezza; a tale scopo è stata chiusa la A 18 Catania- Messina che ha subito danni dovuti alla scossa di questa notte.

Per accogliere gli sfollati, il prefetto Sammartino ha fatto aprire scuole e palestre comunali per accogliere le persone che non possono o non vogliono rientrare nella propria casa, perché inagibile o per paura.

La gente ha ancora paura, molte le avvisaglie degli ultimi mesi ma i terremoti non sono prevedibili. Dal 24 dicembre, giorni in cui l’Etna è tornata ad eruttare, questa è  la prima grande scossa.

 

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