"Ancora un giorno che passa .... ... e ricordo promesse ..... tante, troppe promesse.... .... tante delusioni... e, sola, penso ... al mio ultimo viaggio !!!"
Esordisce così Zia Fifina, 92 anni che "ospitata" dalla famosa trasmissione Le Iene, lamentava tra le lacrime il suo disagio...forse uno dei più atroci per una donna che a quest'età desidererebbe vedere l'ultimo sole nella propria casa.
E continua... proprio pochi giorni fa : "Oggi, domenica 1 novembre 2015, inizia un altro mese ed io aspetto, paziente, la mia casa !!! Il 2 ottobre mi avevano chiesto di aver pazienza per altri 20 giorni ... Intanto il tempo passa e con esso va via, ogni giorno che passa, un pezzo della mia vita e la speranza di farcela prima di morire !!!"
E' straziante vedere come la signora Fifina debba "chiedere" ciò che tutti avremmo diritto ad avere...
Cosa posso fare per lei Zia Fifina, le chiedo e lei gentilmente mi risponde così:
"Lei può fare tanto per me. Ho 92 anni (ed ho fatto l'insegnante per 40 anni) sono fuori casa da 17 (malaricostruzione) ed adesso che la casa è finita (grazie ad un intervento del tribunale di Lagonegro) non riesco ad avere le chiavi. Il mio desiderio è di morire nella mia casa, non desidero altro, poter finire la mia vita tra le mura di casa mia. Si sono mosse anche le iene ma pur avendo strappato una promessa di massimo 20 giorni si entra siamo a 40 ed ancora nulla si muove. Ogni giorno in più per me che ho 92 anni e sono piena , ma veramente piena, di problemi di salute, è un secolo che passa e sento sempre più vicina la fine. Accetto volentieri la sua disponibilità e la ringrazio di cuore. Se ha la possibilità di mettere in moto altri giornalisti mi fa davvero un grandissimo favore. Ho visto che ogni volta che si è mossa la stampa abbiamo fatto un passo avanti per cui ogni aiuto è sempre ben accetto."
L'abbiamo intervistata in esclusiva per Notizie Nazionali e Vittoria Daily e lei con la tollerenza e la pazienza che rientrano in una generazione che non esiste più ha così risposto:
Perchè secondo te le Istituzioni non hanno "fermato" questo tuo disagio, nonostante i tuoi numerosi appelli?
Le istituzioni locali in queste settimane stanno facendo il possibile per sistemare la situazione creatasi nel nostro condominio obbligatorio (per la ricostruzione del sisma del 1998 siamo stati raggruppati in condomini obbligatori). Certo sono passati 17 anni dal sisma per cui adesso ogni giorno, alla mia età è come un mese per cui è tutto più difficile. Il sindaco sta cercando di dare una mano, purtroppo i risultati tardano ad arrivare ma non per ritardi dell'amministrazione di cui è a capo. Ho fatto tanti appelli, inizialmente fraintesi e forse poco presi inconsiderazione. Già due anni fa minacciai uno sciopero della fame perché i lavori erano fermi da 6 anni circa. Ripresero ma senza l'intervento delle autorità locali. Fummo noi proprietari a chiedere l'intervento di un CTU del Tribunale di Lagonegro. A 92 anni, dovresti affacciarti dalla finestra e respirare l'aria di casa tua...a pieni polmoni.
Come giudichi questa assenza d'amore ?
Quando sono rientrata in paese a fine settembre accompagnata da Giulio Golia (Le Iene) dopo un lungo periodo di malattia e convalescenza (frattura del braccio e del femore - inoperabile per cui sedia a rotelle a vita) l'intero paese si è stretto attorno a me. I miei ex alunni (ho fatto l'insegnante per 40 anni) mi hanno fatto una gran festa e si sono resi disponibili anche a forzare per mio conto la porta di casa per entrare ed occupare la mia casa. Non ho voluto per rimanere nella legalità . In luglio, quando i medici mi raccomandavano di raggiungere Trecchina perché il caldo torrido della Toscana (ero a prato da mio figlio, perché sono caduta a Prato) mi stava letteralmente finendo scrissi una accorata lettera alla impresa costruttrice (aveva comunicato che la casa era stata ultimata) per chiedere se per pietà mi concedeva di rientrare in casa per lasciarmi morire fra le mura di casa. Nessuna risposta. Inviai la lettera-appello alle autorità , a chi poteva fare qualcosa. Le risposte furono varie ma senza nessuna cosa di concreto e difatti siamo a novembre ed io sono sempre fuori dalla mia casa. Sono stata a Trecchina da fine settembre a metà ottobre ospite di un caro amico di famiglia. In tanti mi hanno messo a disposizione la propria casa, ringrazio tutti, ringrazio tutti di cuore ma io voglio tornare a casa mia, voglio morire fra le mura della mia casa. Non so definire la cattiveria di certe persone ma so che non sempre si ragiona con il cuore. A 92 anni non posso chiedere nulla alla vita, credo di aver avuto veramente tanto. Ho fatto l'insegnante per 40 anni e ancora adesso sono tante le manifestazioni di affetto che ricevo dai miei alunni. Una famiglia che si è sempre stretta attorno a me.
Un appello ai lettori di N.N. e Vittoria Daily
A questa età si chiede solo di trascorrere gli ultimi giorni nella tranquillità e nella serenità della vecchiaia. Chiedo a tutti di fare appelli pubblici, di diffondere la notizia e di pregare anche per me. Spesso piango e non certo di gioia. Aiutatemi a tornare nella mia casa.
Per una corretta informazione alleghiamo il testo integrale della lettera che Zia Fifina inviò al fine di divulgare il suo appello, con una precisazione da parte della stessa: "
"Tirarono fuori la notizia che non avendo pagato le mie quote non potevo entrare in casa. Notizia immediatamente smentita dall'amministratore condominiale. Ero e sono in pari con i pagamenti.
Di seguito il link per seguire tutta la storia di Zia Finina alla quale auguriamo di "coronare" il suo sogno: Tornare a casa!
http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/golia-zia-fifina-da-17-anni-fuori-casa_567566.html