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Celebrata oggi la Giornata Internazionale dello Studente

A Vittoria si è tornati a gridare il no alla Buona Scuola di Renzi

Redazione
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Oggi, 17 novembre, Giornata Internazionale dello Studente, gli studenti di Vittoria tornano in piazza e nelle strade per far sentire la propria voce contro la Buona Scuola di Renzi e a favore del diritto allo studio per tutti, indistintamente. L’ultima volta era accaduto il 9 ottobre, in cento piazze italiane, e il 17 ottobre, in occasione della giornata internazionale per l'eradicazione della povertà.

Questo il ricco programma delle manifestazioni odierne a Vittoria: Ore 9:00: Concentramento piazzale Stazione di Vittoria Ore 9:30: partenza corteo Ore 12:00: Assemblea pubblica di chiusura corteo in Piazza del Popolo Ore 15:00: Assemblea Pubblica in Piazza del popolo con la prof. Arianna Piermattei, il giornalista Andrea Gentile, le rappresentanze studentesche di istituti e licei vittoriesi e dei sindacati degli studenti della città, Peppe Scifo per la CGIL, Yuri Impellizzeri, delegato alle politiche giovanili di Vittoria Ore 21.30: Concerto degli Assalti Frontali. 

Ecco le parole con le quali Giulia Biazzo, la studentessa vittoriese dirigente nazionale Uds, ha spiegato le ragioni della protesta: “Per noi non è affatto una semplice celebrazione, ma un'occasione importante per riprendere parola sul dramma che viviamo nel nostro Paese: nessuna risorsa sul diritto allo studio, le briciole per il cosiddetto "contrasto alla povertà", una riforma del fisco che, con l'eliminazione della tassa sulla prima casa finanziata con i tagli alla sanità e con la detassazione dei nuovi contratti di lavoro, favorisce i pochi privilegiati a scapito dei tanti che in questi anni hanno pagato il prezzo della crisi. Che credibilità hanno le tante parole spese dal Governo nel tentativo di spacciare la Buona Scuola per una riforma epocale quando la Legge di Stabilità fissa uno zero nel capitolo di spesa sul diritto allo studio, mentre nelle scuole del Paese cresce l'autoritarismo dei dirigenti scolastici e l'asservimento della formazione agli interessi dei privati? Quale riforma si appresta a varare il Governo sull'Università, se i proclami sono un mix di vecchie ricette fallimentari, come la trasformazione dei singoli Atenei in fondazioni, o interventi spot assolutamente insufficienti e senza alcuna programmazione, come il sedicente piano di rientro dei 'cervelli in fuga', mentre il dramma di decine di migliaia di studenti esclusi dal sistema del diritto allo studio a causa del nuovo ISEE non trova ancora nessuna risposta? Ci mobiliteremo assieme a tante e tanti nostri coetanei a livello internazionale perché crediamo che la nostra generazione debba costruire un'Europa radicalmente diversa, a partire dalla libertà di movimento, dal diritto allo studio e a una vita dignitosa. Non siamo disponibili a rassegnarci perché i pochi che stanno in alto non aspettano altro che questo per continuare a fare profitti sulle nostre vite e sui nostri territori, salvaguardando i loro privilegi a discapito della maggioranza della popolazione. Non saremo da soli: rivendicheremo a gran voce in tutte le piazze italiane assieme alle studentesse e agli studenti di tutta Europa un cambio di rotta radicale. Vogliamo essere chiari, soprattutto nei confronti di tutti coloro che, dopo averci sottratto tutto, ci dicono di accontentarci alle miserie di questo presente. Vogliamo tutto per tutti, privilegi per nessuno!”

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