E’ stato pubblicato il 24 maggio il bando della durata di 7 anni riguardo al “Servizio di spazzamento, raccolta e trasporto allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani differenziati e indifferenziati compresi quelli assimilati, ed altri servizi di igiene pubblica ed aggiuntivi nel territorio dell’ARO del Comune di Vittoria”.
“Un bando di gara non condiviso con le parti sindacali e che potrebbe causare, se non verrà sospeso,- secondo quanto affermato dal Segretario Provinciale della FIADEL, Giorgio Iabichella- la perdita di molti posti di lavoro”. Ecco tre le motivazioni che hanno spinto la FIADEL (sindacato firmatario del CCNL Fise Assoambiente insieme alla triplice aziendale ), e i 74 lavoratori a presentare ricorso al TAR di Catania, rappresentati dagli avvocati Giuseppe Seminara e Giovanni Francesco Fidone, per scongiurare il licenziamento di tanti dipendenti.
“Ad oggi- si legge nelal nota- lavorano nel servizio di raccolta dei rifiuti a Vittoria 125 dipendenti a tempo indeterminato e altri 22 stagionali in forza all’azienda che gestisce il servizio, ovvero la Tech servizi di Floridia. Innanzitutto nel bando è prevista una clausola che prevede la possibilità per il Comune di Vittoria(e quindi del futuro Sindaco) di pretendere l’allontanamento del personale dell’impresa incapace o inadempiente ai propri doveri di sicurezza o che non rispetti norme, procedure, regolamenti, ordini aziendali . Dato che si tratta di dipendenti di ditte private, seppur operanti per il Comune, questi non può esercitare alcuna influenza su un rapporto di lavoro di tipo privatistico che si instaura esclusivamente tra la ditta affidataria del servizio ed il lavoratore. Non comprendiamo, infatti, come possa applicarsi ai dipendenti di un’azienda privata una normativa riguardante, esclusivamente, i dipendenti pubblici. Un’altra clausola inaccettabile, pur comprendendo che il Comune di Vittoria è stato sciolto per infiltrazioni mafiose, è quella nella parte in cui si prevede l’obbligo per l’azienda aggiudicataria del servizio di non assumere“alle proprie dipendenze, a qualunque titolo, per tutta la durata dell’appalto, soggetti imputatie/o condannati, anche in via non definitiva, dei/per delitti che riguardano le associazioni a delinquere di tipo mafioso e lo scambio elettorale politico mafioso”. E’ utile ricordare che in Italia- scrivono- qualunque imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva. Per cui non è ammissibile una clausola, che non ritroviamo nemmeno nel bando di gara, recentemente affidato nell’altro comune ibleo sciolto per mafia(Scicli) e che potrebbe costringer el’azienda affidataria del bando settennale a licenziare ogni dipendente che non sia stato, non solo condannato, ma manco processato" .
"Infine- prosegue ancora la nota della Fiadel- un’altra clausola secondo noi davvero assurda e inaccettabile è quella in cui, a Vittoria, si derogherebbe alla normativa riguardante le assunzioni a tempo determinato (Decreto Dignità e CCNL). Infatti il bando obbligherebbe l’azienda affidataria, pena la risoluzione del contratto di appalto, a non effettuare nuove assunzioni con contratti a tempo indeterminato, ma di utilizzare solo forme di assunzioni a tempo determinato, con l’assoluto divieto di trasformarli a tempo indeterminato. Quindi il nuovo bando di gara legittima ed impone la precarietà del lavoro, aumentando il rischio di effettuare scambi politici elettorali (atteso che ogni 2 anni i lavoratori a tempo determinato dovrebbero, secondo la normativa che regola tali tipologie di rapporti di lavoro, essere sostituiti con altri). Ecco perche’ abbiamo deciso di chiedere la sospensiva al TAR di Catania, del nuovo bando di gara che, ribadiamo non è stato condiviso con le organizzazioni sindacali(come invece si fa nella maggior parte dei comuni italiani), oltre a incrementare il precariato, potrebbe causare la perdita di molti posti di lavoro nell’immediato e nel corso dei sette anni, anche solo per discrezionalità di un futuro amministratore.”