Quel che domenica è accaduto a Vittoria ha fatto rabbrividire e infuriare la città. Vedere le immagini di quel terribile schianto contro il portone della chiesa in piazza Calvario, ha inevitabilmente fatto pensare a cosa poteva succedere se in quel momento, lì, ci fossero state delle persone. Mettere però quel fatto nel grande calderone, “Vittoria città di degrado” come qualcuno ha scritto, significa essere assolutamente fuori strada.
A dimostrazione di ciò basti pensare che il ragazzo alla guida non è di Vittoria. Né so, se sia di Vittoria il tizio che, giorni fa in una strada extraurbana piena di tornanti, mi ha sorpassato in curva a bordo di una Cinquecento lanciata almeno a 120 km/h. I ragazzi di 17 e 14 anni che una settimana fa hanno violentato una signora di 90 anni a Messina, dopo averla derubata, è invece cosa certa che non siano di Vittoria. E allora come lo chiamiamo tutto questo e tantissimo altro ancora persino peggio? Lo possiamo chiamare declino sociale galoppante, che va da Nord a Sud, da Est ad Ovest in tutta Italia e in ogni dove; con l’aggravante per l’Italia di un Sistema di Sicurezza particolarmente fragile rispetto alle altre nazioni.
Come si può spiegare che ragazzi così giovani, si possano trovare alla guida di macchine così potente? Il Codice della Strada attribuisce lo “status di neopatentati” fino a 3 anni dopo il conseguimento della patente e durante questo periodo vieta la guida di auto di cilindrata superiore ai 95 cavalli. Quella macchina di cavalli ne ha più del doppio, una potenza esagerata se messa in mano a un ragazzo molto giovane, con poca possibilità di governarla. Non solo, un missile così potente diventa davvero pericoloso se il ragazzo che lo guida pensa di fare straordinarie prodezze mentre preme sull’acceleratore e sente che il veicolo gli vola sull’asfalto. Non a caso domenica c’è stato uno schianto come quello. I ragazzi che guidano in quel modo sono tantissimi. Piazza Calvario è nota per essere raduno di prodi giovanotti che a tutta velocità si lanciano in terrificanti testa-coda e sgommate da brivido.
Ma questi ragazzi da chi la ottengono l’autorizzazione a guidare macchine così potenti, se la Legge lo vieta? In modo più o meno esplicito, la ottengo dai loro genitori. In tanti casi sono proprio i genitori a mettere nelle loro mani le chiavi di Suv e macchine di grossa cilindrata, autorizzandoli quindi a fare ciò che per legge è vietato. E perché mai dei genitori dovrebbero consentire questo visto che è anche oggettivamente pericolosissimo, non solo per la sicurezza degli altri, ma per la sicurezza del proprio stesso figlio? Perché?
Per una serie di motivi che qua non riprendo, ma che riassumo nella frase “questi genitori hanno messo da parte completamente il loro compito, sanno solo dire di “Sì” e non si pongono mai il dubbio se quello che stanno facendo con i loro figli sia appropriato oppure no”.
Questi ragazzi crescono con l’autorizzazione a fare tutto, sia ciò che è corretto, sia ciò che non lo è. Non sono abituati a osservare le regole, al contrario sono abituati ad essere giustificati per tutto ciò che di scorretto fanno, non sono abituati a ritrovarsi davanti un adulto che li corregga sulle loro irragionevoli pretese.
Ci stiamo imbarbarendo! Questo metodo ci sta trasformando in un branco di moderni barbari, dove ognuno dà libero sfogo ai propri istinti. Non c’è spazio per la ragione e per l’intelligenza.
Questo modo di agire mette in pericolo tutti. Quando questi giovani cresciti senza freni e senza limiti mettono in atto gesti pericolosi, il rischio di ciò che fanno, è per loro e per chi si trova nei loro paragi. Il futuro che abbiamo davanti sarà pieno di questi fatti. Le strade diventeranno sempre più pericolose e mettersi alla guida sarà motivo di paura per tutti. Spesso leggo post su facebook che raccontano di angoli della città dove le macchine, a tarda sera, scorrazzano creando il panico, altri post raccontano di guide spericolate nei percorsi extraurbani. In tutti questi casi si invoca l’intervento delle autorità che hanno il potere di garantire la sicurezza, si invoca l’utilizzo di sanzioni pesanti. Richieste legittime. Ma prima di ogni cosa occorre INVOCARE l’autorità del GENITORE!
Cari genitori dove siete???!!!! Davvero siete disposti a mettere a rischio la vita di vostro figlio? La sua pericolosissima giuda potrebbe costargli la VITA. Come sarà per voi quel giorno in cui qualcuno vi verrà a raccontare che vostro figlio si è schiantato contro un muro ed è rimasto secco sul colpo??? Come sarà quel giorno, nel sentire che non si potrà più tornar indietro? Davvero siete disposti a rimanere dentro a questo pericolosissimo gioco?
Neanche il genitore meno attento può essere disposto a tanto e allora cominciate ad essere presenti nella vita dei vostri ragazzi in un modo nuovo. Informatevi di cosa fanno, di come passano il tempo quando sono fuori casa. Non autorizzateli a fare qualsiasi cosa vogliono, chiedetevi sempre se ciò che state autorizzando può essere o no pericoloso, può essere o no corretto. Il Vostro potere è più grande di quello di uno Stato assente come il nostro. Voi potete cambiare la società e il mondo. Ricominciate a vietare le cose che non vanno bene, ricominciate a separare le regole dai permessi, l’educazione dall’amore. Dategli un amore sano, protettivo che li faccia crescere sereni, pieni di vita, gioiosi, produttivi, vincenti. Se il vostro lavoro sta andando nella direzione giusta ve ne accorgerete dall’umore di vostro figlio, dal fatto che avrà buone amicizie, che andrà bene a scuola e che si rivolgerà agli adulti con rispetto. Se in vostro figlio non osserverete queste cose, ma anzi cose opposte, allora qualcosa non sta andando bene, dovete rivedere il vostro operato e se da soli non ce la fate a trovare la rotta, rivolgetevi a chi può aiutarvi.
Dott. ssa Sabrina D’Amanti