“Se Gesù nascesse oggi”. Questo il titolo dello spettacolo allestito dalla classe IV D dell’Istituto Comprensivo “Caruano”. La docente, Rosa Perupato, si è lasciata ispirare dalle tremende notizie di cronaca che riguardano gli sbarchi ed ha voluto realizzare un testo ed una scenografia sul tema. Con gli stessi alunni ha quindi organizzato una serie conversazioni ponendosi e ponendo loro la domanda: se Gesù nascesse oggi chi sarebbe? dove nascerebbe? chi sarebbero i Re Magi del 2020? Ed ecco: Marietha e Josef (due nigeriani) e la grotta (una casupola di stracci); i Re Magi (i tanti volontari dei nostri giorni che cercano di portare sollievo, conforto e mezzi di sostentamento). Il tutto è stato messo in scena citando alcuni diritti dei bambini. Gesù, quindi, nel presepe immaginato dalla maestra Rosa Perupato, nel mondo di oggi nascerebbe in una baracca di profughi ed i Re Magi sarebbero i componenti di Medici senza frontiere, Caritas, Unicef, Medici clown o di una associazione per le donne vittime di violenza. Ognuno di loro portaterebbe in dono medicine, coperte, libri, giocattoli, viveri... Insomma, i tanti volontari dei nostri giorni che cercano di portare sollievo, conforto e mezzi di sostentamento.
Lo spettacolo è stato intervallato da alcuni canti come “Io vagabodo”, “Se bastasse una canzone”, “Stella” ed “Imagine”, eseguiti con il coinvolgimento di alcuni genitori.
Prima della fine dello spettacolo, una bambina si è rivolta agli spettatori ed ha detto: “Ci dite sempre che il futuro siamo noi, ma da soli non ce la possiamo fare a cambiare il mondo. Se ci date una mano, però, ce la faremo”. Lo spettacolo si è poi concluso sulle note di “We are the World”, che è stata cantata, sul palco, dai bambini e da una coppia di profughi del Gambia ospiti di uno Sprar. Durante il brano, inoltre, tutti i presenti si sono alzati in piedi e tenuti per mano, compresi genitori, nonni e bambini, ed hanno cantato in coro dalla platea.
Per l'occasione, i genitori degli alunni hanno infatti anche aiutato concretamente delle famiglie bisognose, cui hanno donato numerose scatole piene di viveri.