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Omicidio Zarba, per il medico legale l'orario della morte coincide con la presenza in casa del marito

Redazione
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Importanti novità nel processo a carico di Giuseppe Panascia, il 75enne indagato per l’omicidio dell’ex moglie, Maria Zarba, avvenuto a Ragusa nell’appartamento nell’ottobre 2018. 
Il medico legale è infatti comparso davanti ai giudici della Corte d’Assise di Siracusa ed ha evidenziato come la morte della donna sia da collocare tra le 18 e le 19. Un particolare molto importante, visto che Panascia viene immortalato dalle telecamere di video-sorveglianza presenti nella zona mentre esce da quella casa alle 18,30.

Uno dei difensori dell’imputato ritiene però che sussistano delle discrasie per quanto concerne l’ora del decesso, calcolato con formule matematiche in base alla temperatura corporea della vittima. Il medico legale ha replicato sostenendo che si trattava di un refuso, dicendosi certo sull’ora del decesso.

Nella scorsa udienza in aula avevano testimoniato 2 dei nipoti della vittima. Entrambi avevano affermato che i loro nonni erano separati e che la nonna non voleva più in casa l’ex marito anche a causa delle continue liti, l’ultima delle quali la sera prima del delitto. Uno di loro aveva poi raccontato le drammatiche circostanze del rinvenimento del cadavere della nonna e di ciò che lo aveva portato, nella immediatezza dei fatti, a riferire agli inquirenti dei sospetti sul nonno. Inaspettate le dichiarazioni spontanee dell’imputato, presente in aula: “Eravamo separati, ma non col cuore”.

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