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"Andrà tutto bene". Alle origini dello slogan di speranza contro il Coronavirus

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“Andrà tutto bene”, è lo “slogan” scritto accanto al disegno di un arcobaleno che in questi giorni sta colorando i balconi, le strade, le case delle nostra città e che è quasi diventato un leitmotiv carico di speranza, un incoraggiamento a superare questo momento di grande difficoltà e crisi per tutti.

L’iniziativa, nata in Lombardia, la prima regione colpita dall’emergenza Covid 19, ad opera di alcuni cittadini rimasti anonimi , si è subito diffusa in tutto il Nord Italia per raggiungere presto le altre regioni della penisola; pare che i primi striscioni siano comparsi una mattina di inizio marzo su diversi post-it appesi davanti ai portoni delle loro case accompagnata dal disegno di un cuoricino.

Ma da dove nasce, o meglio, da dove è stata presa l’espressione? Da chi è mai stata pronunciata? Secondo Avvenire, il giornale dei Vescovi italiani, le origini di questa frase sono ancora più antiche.  

In un articolo a firma di Riccardo Maccioni del 17 marzo, si afferma che l’ espressione risalga  “alla storia della beata Giuliana di Norwich, la cui statua campeggia sulla facciata della Cattedrale anglicana della città inglese. Giuliana visse tra il 1342 al 1430 circa. Nel maggio del 1373 ammalatasi gravemente ebbe delle visioni del Signore che terminarono appunto quando, qualche mese dopo, quando la giovane donna guarì. Quegli incontri spirituali furono poi riportarti in un libro da cui sappiamo che fu Gesù stesso ad affidare quelle parole alla mistica: “Tutto andrà bene”. “All shall be well”, le disse con infinita tenerezza.”

Al di là della paternità della frase, ciò che conta è il messaggio implicito di speranza che porta in sé e che trasmette agli altri. Di superare questo momento con coraggio e forza d’animo.

#restateacasa; #andràtuttobene

 

foto web

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