Il fenomeno dei suicidi risulta essere molto consistente nell'area iblea rispetto al resto della Sicilia. Questo uno dei dati emersi ieri al Civile di Ragusa, durante l'incontro formativo sui malati di psichiatria promosso dalla Pastorale della Salute. Un fenomeno che resta di difficile interpretazione, ma, sempre secondo affermato ieri  al Civile di Ragusa, durante l'incontro formativo sui malati di psichiatria promosso dalla Pastorale della Salute, se aumenta l'offerta dei servizi è maggiore la possibilità di cogliere le situazioni di sofferenza.  

"Non bisogna dimenticare- è stato sottolineato- che esiste una forte componente di resistenza che rimane inosservata. Così come bisogna ricordarsi ad esempio, che Ragusa ha una percentuale di suicidi che anche a livello regionale è più alta rispetto agli altri territori. E non è certo un problema legato alla, diciamo così, disponibilità dei ponti: è cosi ed è un problema difficile da interpretare visto che nella maggior parte dei casi non si tratta di pazienti in trattamento. Sul tappeto anche la questione delle risorse: se si spostano risorse da un settore all'altro, non essendoci disponibilità in più, va a finire che vengono sottratte a qualche altra situazione. Inoltre, è stato asserito, non dopo il suicidio o l'incidente che poi pensabile di accendere i riflettori in questo ambito: non avrebbe senso, basti pensare ad esempio, che l'organico nel settore è quasi dimezzato rispetto a 20 anni fa e che anche lo scambio generazionale tra gli operatori non può avvenire in mancanza di nuove assunzioni".