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Da Londra a Vittoria ed in quarantena come d'obbligo, iniziano i problemi per una giovane vittoriese

Redazione
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Una storia un po' particolare quella che una giovane di Vittoria e la sua famiglia hanno raccontato a Radio Sole e che vogliamo riportare anche noi di Vittoriadaily. 

Protagonista, una giovane vittoriese che, dopo essere tornata in Sicilia seguendo tutti i protocolli, è stata chiamata dall'Asp.

Come lei stessa racconta a Radiosole.eu è stata contattata dall’Asp per essere sottoposta a tampone da eseguire, però, in auto a Ragusa. Qui nascono i primi problemi: la ragazza non ha un'auto. Dovrebbero prestargliela i genitori perché, le è stato detto, nessuno può accompagnarla, nemmeno un tassista. Ma l’auto prestata non andrebbe poi sanificata? E chi dovrebbe portarla in uno dei posti adatti? Lei stessa? I genitori come dovrebbero poi aggiungere questo luogo, visto che comunque hanno una sola auto e lei non rischierebbe, se positiva, di contagiare anche le persone presenti in questa struttura? 

"L’ideale- spiega- sarebbe stato contattare il tassista, ovviamente avvisato della situazione".  

Tra l'altro è proprio in questo modo che la giovane ha viaggiato dall’aeroporto di Catania alla casa che hanno addirittura affittato ad hoc per farle trascorrere la quarantena lontana anche dagli affetti più cari.

Il tutto nonostante non abbia mai avuto alcun sintomo. Dall’Asp, però, non sentono ragioni. La ragazza dovrà salire da sola in auto e sottoporsi al tampone rimanendo nella stessa vettura. Come e dove la stessa sarà sanificata resta un problema della famiglia. I familiari hanno anche chiesto se qualcuno dell’Asp poteva raggiungerla a casa e farle il tampone, ma è stato spiegato che non è possibile perché si perde troppo tempo e si sprecano troppi materiali (guanti, copriscarpe, tute…) 

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