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Salvataggio in mare ieri pomeriggio a Caucana. Un testimone di Vittoria racconta

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Pomeriggio di paura ed ansia quello vissuto ieri sulla spiaggia di Caucana, per fortuna conclusosi con un lieto fine. Una storia che vale la pena raccontare per l’eroismo ed il forte senso di civismo e di appartenenza alla “comunità” dei protagonisti, che non hanno esitato a mettere a repentaglio la propria vita pur di salvarne altre.

Tutti uniti in un momento di difficoltà, con un unico obiettivo: trarre in salvo dei ragazzi che, per imprudenza, si sono avventurati tra le onde di un mare agitato di fine stagione; questi venivano trascinati presto al largo, senza possibilità di tornare a riva. Uniti, dicevamo, senza distinzioni del colore della pelle, della differente cultura o credo religioso.

A raccontalo alla nostra redazione un testimone di Vittoria, presente al momento del salvataggio, che per discrezione ha preferito rimanere anonimo, per non oscurare i meriti  di chi ha messo a repentaglio la propria vita per salvarne altre in mare.

I fatti: ieri pomeriggio, nonostante il mare grosso, alcuni ragazzini si sono tuffati in acqua non curanti del pericolo, ma sono stati velocemente  trascinati al largo dalle correnti. Le grida di aiuto non hanno lasciato indifferenti i bagnanti ed in particolare l'imprenditore santacrocese Luigi Puglisi, un suo amico e tre extracomunitari, pare di nazionalità tunisina, tutti in spiaggia  in compagnia elle proprie famiglie.

“I ragazzi sono stati raggiunti dal gruppo – ci racconta il nostro testimone – che  riusciva a trarre in salvo i malcapitati. A farne le spese – tuttavia -  è stato il Puglisi,che in acque alte e profonde, spossato e stanco, ha avuto difficoltà a tornare a riva. A questo punto è scattata la corsa contro il tempo: un ragazzo si è precipitato in acqua con la sua tavola da surf e sulla spiaggia si formava un cordone umano pronto ad aiutare e portare a riva tutti”.

“E’ stata mia cura – continua il testimone – allertare subito i soccorsi. Un grazie di cuore va agli extracomunitari che si sono buttati in acqua per salvare i ragazzi; al personale del 112, alla guardia costiera ed alla centrale operativa di Catania; ai sanitari che erano sul posto, alle squadre del 118 di Vittoria e Santa Croce per il celere intervento. E a tutti quelli che hanno collaborato per far si che una normale domenica di agosto si trasformasse in tragedia”.  

Il sig.Puglisi veniva prontamente trasportato al Guzzardi di Vittoria per le cure del caso, mentre i ragazzi, costatato che stavano bene, si “dileguavano”.

Una vicenda che poteva finire male se non si fossero mobilitati gli altri bagnanti in aiuto ai soccorritori.  Un grande esempio di civismo e solidarietà del Puglisi, del suo amico, delle rispettive mogli, degli extracomunitari e di quanti si sono prodigati a buon titolo per evitare il peggio.

Probabilmente oggi abbiamo bisogno di queste “iniezioni” di solidarietà ed altruismo, in barba ai luoghi comuni, al sentito dire ed ai facili giudizi. Eroi del quotidiano, quelli di cui difficilmente oggi si parla!

 

(immagine di repertorio)

 

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