Si è presentato ieri in tarda serata, il presidente Conte, alla fine del Consiglio dei Ministri, per la tanto attesa conferenza stampa sul Decreto Natale, che ha stretto la morsa delle limitazioni per i giorni festivi e prefestivi, al fine di limitare un innalzamento della curva epidemiologica, come nei mesi passati e scongiurare una terza ondata nei mesi di gennaio e febbraio.
Ecco nel dettaglio le principali novità introdotte.
- L’intera penisola sarà “zona rossa” tutti i giorni festivi e prefestivi fino alla Epifania, ovvero nei giorni: 25-26-27 e 31 dicembre, 1-2-3-5 e 6 gennaio; si applicheranno le norme per le zone rosse, con i negozi, i bar e i ristoranti chiusi e il divieto di uscire da casa propria se non per motivi di lavoro, salute e di necessità.
- Vietato anche ogni spostamento in entrata e in uscita sia tra le regioni sia tra comuni e all’interno degli stessi salvo per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È sempre possibile rientrare alla propria abitazione o domicilio.
- Nei giorni da zona rossa saranno invece aperti supermercati, negozi di alimentari, di prima necessità, farmacie e parafarmacie, parrucchieri e barbieri e torna l’autocertificazione .
L’ulteriore morsa del governo è dettata dalla necessità di “cautelarci meglio anche in vista della ripresa delle attività di gennaio”, ha continuato Conte, infatti, “le misure del governo hanno funzionato grazie alla responsabilità dei cittadini. E’ un metodo che ci ha evitato il lockdown generalizzato. Siamo partiti con il metodo a zone con RT a 1.7 e lo abbiamo riportato a 0.86, tanto che nei prossimi giorni tutte le Regioni possono diventare zona gialla”.
Nei giorni feriali il 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio, invece, si applicherà a tutta la Penisola la “zona arancione”, con le tutte le norme ad essa legata. In questi giorni ci si potrà spostare esclusivamente all’interno del proprio comune senza giustificarne il motivo. Per venire incontro a comuni fino a 5000 abitanti fino a 30 km ma non nei capoluoghi di provincia. Rimangono chiusi bar e ristoranti tranne che per asporto e consegne a domicilio. I negozi saranno aperti fino alle 21.
Data l’importanza e il valore sociale e religioso delle festività del Natale, il governo ha voluto introdurre una norma che consente di ricevere nella propria abitazione fino a 2 persone non conviventi con eventualmente i propri figli minori di 14 anni. “È una misura – ha dichiarato il Premier - che abbiamo pensato per consentire quel minimo di socialità che si addice a questo periodo”.
“Siamo al fianco” degli operatori che saranno coinvolti da queste misure. “Abbiamo sospeso contributi e tributi – ha sottolineato – per coloro che hanno perdite. Chi subisce dei danni economici deve essere subito ristorato. Questo decreto dispone subito un ristoro di 645 milioni per i ristoranti e bar”.
“Abbiamo davanti la fine di questo incubo – ha poi detto – , ci avviamo pur con misure restrittive al vaccine day del 27 dicembre in Italia e un primo gruppo di Paesi europei. Non risolveremo il problema il 27 dicembre. Interverremo con un piano vaccinale che abbiamo già anticipato: dobbiamo trovare in questa certezza la forza di chiudere questo brutto capitolo insieme”.

