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Rifiuti, fra i 74 sindaci denunciati anche tre iblei

Redazione
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Tra i 74 sindaci denunciati alla Procura, alla Corte dei conti e all´autorità nazionale anticorruzione del commissario Cantone ci sono tre primi cittadini iblei. Sono i sindaci di Ragusa, Giarratana e Modica per avere ricorso agli affidamenti diretti per gli appalti della raccolta dei rifiuti. A Modica in particolare il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti è stato gestito in regime di proroga, quindi senza regolare gara d´appalto, per oltre 7 anni. Tutti i sindaci siciliani hanno sfruttato la possibilità offerta loro dall´articolo 191 del decreto 152 del 2006 per prorogare il servizio in ragione dell´emergenza derivante da una eventuale interruzione del servizio. L'assessore regionale all´Ambiente, Vania Contrafatto ha deciso di fare chiarezza su questo aspetto anche se le situazione sono molto differenziate comune per comune. 

I comuni iblei hanno proceduto con proroghe per anni e Modica è già sotto esame dell´Urega che ha aperto le buste delle sette imprese che hanno partecipato alla gara da 70 milioni per i prossimi sette anni.  Invece il consiglio comunale di Ragusa ha approvato appena la settimana scorsa il bando da 90 milioni, sempre della durata di 7 anni, per far uscire il comune dall´emergenza. Intanto i nomi dei sindaci che hanno prorogato il servizio sono stati segnalati e toccherà loro, o agli eventuali predecessori, addurre spiegazioni convincenti per non incorrere in sanzioni o peggio ancora essere perseguiti per danno erariale.

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