Pietro Gurrieri, avvocato, giornalista e candidato Sindaco a Vittoria per il MoVimento 5 Stelle e Città Libera, lancia l'allarme e chiede un intervento per il ripristino della legalità e per la tutela della salute dei Cittadini. Spiega: "Chiedo da mesi che rispetto ad una situazione che, al momento, il Comune non sta riuscendo a risolvere - l'impossibilità di garantire ad una parte dell'abitato una corretta alimentazione idrica - l'amministrazione, oltre a decurtare subito il canone idrico per chi si trovi in questa situazione, garantisca, almeno, un servizio sostitutivo tramite autobotte, con un aumento del numero di quelle disponibili, tale da rifornire entro 4-5 ore dalla richiesta, ma neppure questo è stato fatto".
"Questo fenomeno" - prosegue Gurrieri - "ha portato molte famiglie, che non possono certo attendere i tempi lunghi del Comune,
a ricorrere a imprese private che gestiscono il servizio di rifornimento tramite autobotti. Qui si consuma la prima ingiustizia, in quanto l'ente dovrebbe porre a proprio carico questi costi, e non lo sta facendo. Ma, a quanto riferito da diversi cittadini, sembra che alcuni operatori gestiscano questo servizio senza rilasciare alcuna fattura e senza garantire alcuna certificazione riguardo la salubrità dell'acqua fornita. Da una stima che potrebbe essere calcolata per difetto, nella città di Vittoria ogni giorno parliamo di 200 e più rifornimenti, per un costo cadauno di 40 euro. Un giro d'affari, dunque, impressionante, pari a 8000 euro al giorno, che non si capisce perché debbano essere a carico di cittadini che già pagano il canone idrico!".
"Chiedo all'amministrazione comunale, alle forze di polizia di verificare quali siano le imprese che forniscono questo servizio, se siano in regola con gli adempimenti di legge, se l'acqua fornita sia conforme alle certificazioni di salubrità e se, infine, sia posto in essere regolarmente l'obbligo fiscale. Chiedo, in altre parole un controllo mirato e attento, perché a nessuno può e deve essere consentito lucrare indebitamente sul bisogno insoddisfatto di un bene primario, e sono pronto, se tali controlli non fossero disposte, ad inviare una segnalazione con richiesta di intervento alla Procura della Repubblica in sede".