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Gurrieri a casa Licitra: "Approvate la mia legge: liste chiuse a affaristi e speculatori"

Redazione
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"Qui, davanti alla casa di Fabrizio Licitra, venduta per 25mila euro a fronte dei 170mila della stima, e di fronte alle 1700 procedure che fanno di Vittoria il Comune più esecitato d'Italia, bisogna dire basta, è il momento di parlare chiaro, di scelte coraggiose e controcorrente". A dirlo, in una diretta Facebook pubblicata sulla sua pagina, Piero Gurrieri - avvocato, giornalista e candidato Sindaco a Vittoria per il m5s, Città Libera e Nel cuore Vittoria - che stamane è intervenuto allo sfratto esecutivo ai danni della Famiglia Licitra.

 

"Rinnovo pubblicamente, di fronte all'intera città, ai Colleghi candidati a Sindaco, e ai segretari dei partiti e dei movimenti, l'appello che ho lanciato 4 mesi fa - finora non raccolto da NESSUNO, e cioè di assumere pubblicamente sul proprio #onore l'impegno a non candidare nelle liste per le prossime Comunali e a escludere da ogni incarico nel corso della consiliatura, persone che abbiano fatto affari sulla pelle della povera gente acquistando per sé case o terreni ad un prezzo vile, e persone che tali beni abbiano poi acquisito senza un personale bisogno abitativo" ha continuato Gurrieri, che ha proseguito: "Io assumo su di me, e sul mio onore subito e fin d'ora, tale impegno, garantisco che nessun candidato delle liste che mi sostengono ha fatto queste cose, e ho chiesto a loro, e ai componenti a qualsiasi titolo della mia squadra, un'autocertificazione prima di dare il mio via libera alla loro candidatura. Ora però attendo gli altri, uno ad uno e chiedo al mio amico Fabrizio Licitra, presidente dell'associazione aste e prezzo vile e componente del comitato europeo per la giustizia, di assumere il ruolo di garante imparziale di questi impegni, non c'è nulla di più bello di una società civile matura che controlli chi fa politica. Dobbiamo denunciare con coraggio le situazioni, e #impedire che chi, sia pure rispettando la legge, ha deciso di essere un professionista delle aste immobiliari, e di lucrare sulla pelle della povera gente, si ritrovi a rappresentare le istituzioni cittadine, o che almeno i cittadini lo sappiano prima di andare a votare".

 

Gurrieri ha poi ricordato quella sfida da lui lanciata: "Nelle liste non voglio che ci siano condannati, anche solo in primo grado, per reati, legati  di mafia, usura, patrimonio, pubblica amministrazione, fede pubblica, violenza alle persone e alle donne e affaristi di questo tipo. Se non altro, perchè c'è un problema di credibilità. Non puoi fare queste cose e metterti una fascia tricolore - parlo di Sindaci, Assessori e Consiglieri Comunali - e nemmeno toglierti la fascia ed farle, la politica deve essere esercitata con disciplina ed onore, come dice la Costituzione".

 

Piero Gurrieri, che nel 2013 scrisse di proprio pugno una proposta di legge sulla impignorabilità della prima casa e delle aziende, ottenendo la sua approvazione dal Parlamento della Regione da cui fu inviata a quello romano, dichiara i suoi impegni: "Io non mi fermerò qui. Basta con emeriti delinquenti che possono partecipare alle aste, basta con le teste di legno, basta con i poveri cristi depredati. I debiti si pagano ma una legge ridefinirira la questione dalla parte del popolo, e il Comune aiuterà, in qualsiasi modo, chi si trovi in difficoltà".

 

"Ho scritto e proposto" - ricorda - "una legge sulla impignorabilità della prima casa, approvata all'unanimità dal Parlamento regionale ma ancora nelle secche di quello romano, nonostante l'impegno del gruppo parlamentare del M5S. Gli uffici tecnici della Camera e del Senato si sono espressi per il sì, ma ci sono troppi interessi e rapaci in giro nella politica".

"Sia che fossi eletto sindaco, sia che non lo fossi" - continua -  dichiaro fin d'ora che non ci sarà tregua, che farò quanto umanamente possibile perché quella legge sia adottata, a costo di portare decine di pullman e treni speciali da tutta l'Italia davanti a Palazzo Chigi".

 

 Alcuni anni fa ho assunto un impegno d'onore con una signora, ingiustamente rimasta vedova, e i suoi tre splendidi figli. Un impegno che per me viene prima della politica e di ogni considerazione di utilità, e pertanto lo onorerò".

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