“Ci giungono voci che a breve il servizio di mensa scolastica a Vittoria potrebbe ripartire, ma con costi a carico delle famiglie veramente insostenibili”. Così il presidente del Movimento Ami-Autonomia Moderata Iblea, Marco Piccitto. Sollecitato da diversi esponenti del mondo scolastico, infatti, Piccitto interviene sulla questione: “sappiamo che nei giorni scorsi si è svolta una riunione nel corso della quale ad un gruppo di rappresentanti degli Istituti Scolastici della città sarebbe stato spiegato che le cucine comunali delegate alla mensa scolastica sono totalmente inservibili e che quindi l’unica alternativa è quella di rivolgersi ad una ditta esterna. Questa però, secondo le nuove normative in materia di igiene, dovrebbe portare il cibo in confezioni singole e sigillato. I costi, quindi, salirebbero notevolmente: si parla anche di 4,50 euro a pasto o di circa 80 euro al mese, il tutto in base al reddito. Capite bene- aggiunge Piccitto- che si tratta di cifre insostenibili. Anche questo minimo sarebbe impensabile, soprattutto per le famiglie meno abbienti o per chi ha più di un figlio. Cifre che andrebbero a gravare sui nuclei familiari vittoriesi, già messi in ginocchio dalla crisi economica che sta colpendo ogni settore a causa del perdurare della pandemia da Covid-19”.
“Chiediamo all’Amministrazione comunale di fare immediatamente chiarezza” tuona Piccitto. “Sia chiaro che il nostro Movimento non smetterà di fare domande finché non avremo risposte chiare e certe su come la Giunta intende affrontare e risolvere la questione”.