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Ami: "Tac Vittoria, la nostra verità"

Redazione
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L’Ami replica alle dichiarazioni dell’Asp di Ragusa relative all’uso della Tac esterna all’ospedale di Vittoria e alla conseguente replica dell’Azienda Sanitaria pubblicata sul quotidiano “La Sicilia” .

“La risposta dell'Asp alla segnalazione fatta dal nostro movimento, purtroppo, è viziata da alcune inesattezze. Queste, punto per punto, le imprecisioni segnalateci dagli stessi cittadini che usufruiscono di questi servizi, oltre che dagli operatori:

- la Tac del privato si trova a 500 m, almeno, dal Pronto Soccorso di Vittoria e, per poter portare il paziente sul posto, è necessario utilizzare un'ambulanza disponibile che parta dal Pronto Soccorso e vi faccia ritorno. Se il paziente è instabile o si deve fare una Tac con contrasto insieme a lui si deve spostare anche un'equipe attrezzata all’emergenza che comprende un anestesista ed un infermiere di anestesia (solo per il trasporto) ed un ambulanziere. Infine, per eseguire questa Tac dal privato, deve essere presente il radiologo dell'ospedale, il tecnico di radiologia dell'ospedale ed un infermiere di radiologia, sempre dell'ospedale. Ricapitolando, per fare una Tac a soli 500 m dall'ospedale in questo studio privato (e tra l'altro non sappiamo se la struttura sia idonea ad ospitare pazienti acuti, sia per motivi di spazio che di attrezzature) è necessario avere a disposizione sei persone che si allontanano dal reparto di provenienza e non permettono così di continuare l'attività come era svolta in precedenza. Ci risulta, infatti, che alcune sedute operatorie sono state rinviate perché l'anestesista era impegnato alla Tac esterna;

-nell'articolo di risposta alla nostra la nota, l’Asp faceva presente che erano stati eseguiti 50 esami in 5 giorni. Va detto, però, che quando funzionava 50 esami venivano eseguiti solo in una giornata;

-ci risulta che l'auto messa a disposizione viene utilizzata solo dagli anestesisti e non dai radiologi e da tecnici e infermieri di radiologia, anche perché l'equipe completa non entrerebbe all'interno dell'auto stessa;

-se calcoliamo il costo di 900 € al giorno solo per il locale del privato, senza considerare i costi dell'utilizzo di altra strumentazione integrativa e i costi per il trasporto e ancora il fermo delle altre attività, riteniamo che sarebbe stato meglio spendere la cifra per l'affitto di una Tac su mezzo mobile.Tra l’altro, non ci risulta che la stessa sia di 70.000 €”.

 

“Per il resto- aggiunge il presidente dell’Ami, Marco Piccitto- vogliamo precisare che la nostra nota non era a firma di un singolo soggetto, ma del Movimento e che lo stesso rappresenta i dei cittadini che a noi si rivolgono. Siamo solo la voce di chi non riesce a farsi sentire e fra queste voci ci sono anche quelle del personale addetto che vuole difendere la struttura pubblica nella quale lavora nella convinzione che la stessa debba restare al servizio di una grossa fetta di popolazione e soprattutto punta ad evitare il declassamento dell'ospedale di Vittoria”.

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