Sgominata dall’Ufficio Volanti della Questura di Ragusa, diretto dal Commissario Capo Filiberto Fracchiolla, una banda di truffatori, specializzata nello smercio di gioielli e diamanti falsi. I componenti della banda, tre uomini di Palermo, responsabili di truffe in tutta la Sicilia, accumulando denunce e divieti di rientro in molti comuni, si sono spostati a Ragusa, per compiere l’ennesimo colpo ai danni soprattutto di persone anziane, vittime di furti continui. Ecco come agivano: uno di loro, il più esperto si spacciava per un marinaio straniero sbarcato da poco, con urgenza di incontrare un gioielliere per vendergli dei diamanti e anelli che non può portare con se durante i suoi viaggi. Per strada si imbatte in una persona anziana, e gli racconta l’imminenza della partenza e l’urgenza a reperire con difficoltà, il suo amico gioielliere. Farfuglia frasi fingendo di parlare male in italiano e in seguito ecco i complici: il primo, si esprime in inglese e fa da traduttore, mentre l’altro si finge un gioielliere, con tanto di lente di ingrandimento. Quest’ultimo analizza con cura i gioielli, contenuti all’interno di cofanetti, spacciandoli per diamanti e anelli con pietre preziose. In realtà, trattasi di patacche. Stima un valore di oltre diecimila euro, e propone l’acquisto alla vittima per tremila euro. Grazie a un’indagine fatta alla banca dati degli ospiti negli strutture ricettive, i poliziotti hanno scoperto la presenza in un albergo ragusano di tre soggetti palermitani. Sorpresi dalla presenza dei poliziotti, hanno cercato di darsi alla fuga, uno a piedi e gli altri due a bordo di un auto, ma sono stati immediatamente bloccati. Effettuate le perquisizioni all’auto sono stati rinvenuti circa cinquemila euro frutto delle truffe intraprese, diversi cristalli tagliati a modello di diamanti confezionati in sacchetti, anelli finto oro falsamente firmati “FrenkLiorm” nome del capitano. Tutti gioielli falsi secondo un esperto gemmologo. Un vero e proprio kit da specialisti delle truffe. Tutti gioielli falsi secondo un espero gemmologo e senza valore commerciale. “Si invita tutta la cittadinanza che si è imbattuta in situazioni simili o che è stata truffata a portarsi presso l’Ufficio denunce della Questura di Ragusa per denunziare i fatti superando anche eventuali remore dovute alla vergogna d’essere stati raggirati”. I tre uomini rispettivamente di 66, 67 e 39 anni sono stati arrestati con l’accusa di truffa aggravata in concorso.