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Chiude lo storico Jester, a Ragusa. Un live strepitoso dei G.A.D.O per dire arrivederci

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Erano gli anni delle zeppe vertiginose, della musica dance e delle maglie Phard e Onyx per le ragazzine. Gli anni di Beverly Hills 90210 e di Non è la Rai. Anni che in molti definirebbero “commerciali”, se non fosse per il fatto che erano anche gli anni dei Nirvana, dei Metallica, dei Guns and Roses, dei Queen e dei Rem. Erano gli anni ’90 e a Ragusa nasceva un locale che sarebbe diventato un luogo di incontro per i giovani amanti della buona musica live, un luogo capace di resistere alle alternanze della moda e all’avvento dei nuovi pub e discopub vari. Stiamo parlando del Jester che, ultimata la programmazione dei live, chiuderà gli storici battenti di viale Europa. Venerdì scorso il saluto agli amici di sempre, con uno strepitoso live affidato ad una cover band con la quale il percorso di crescita è andato avanti quasi parallelamente: i G.A.D.O.

G.A.D.O come Gianni, Alessandro, Daniele e Orazio. Si, perché il gruppo, nato nel 1995, è formato da Gianni Leone, voce, Orazio Fontes alla chitarra e Daniele Castania al basso, tutti di Scoglitti. Completano la formazione i vittoriesi Alessandro Scarlata alla batteria e Roberto Schembri alla tastiera. Talenti puri e amici di vecchia data, prima che musicisti. E per due di loro, Orazio e Roberto, la musica è anche un lavoro vero e proprio, oltre che un grande amore, in quanto docenti della CSM (Centro Sicilia Musica di Vittoria) e musicisti di riferimento per tutti i grandi artisti che arrivano in provincia di Ragusa per i loro live. Orazio, inoltre, ha all’attivo una collaborazione con Jenny B, e un album come solista, al quale a breve ne seguirà un secondo, mentre Alessandro ha suonato anche con Deborah Iurato.

Sul palco del Jester, venerdì sera per l’ultima volta, la cover band ha richiamato decine di giovani e meno giovani con il suo tributo a Vasco Rossi. Da “Senza parole” a “Gli angeli”, da “Delusa” a “Stupendo” fino a “Gli spari sopra” per finire, in pieno stile Vasco, con l’intramontabile “Alba chiara”. Una serata tra amici e per gli amici, per dire arrivederci, ringraziare per questi primi 20 anni insieme e augurare a tutti di trascorrere insieme anche i prossimi 20, nei nuovi locali nei quali il Jester si trasferirà. Una certezza che viene meno, il futuro che cambia, e due destini che si incrociano quelli del Jester e quelli dei G.A.D.O di Gianni Leone, componente, tra le altre cose, della compagnia Quelli che il musical e che la scorsa settimana abbiamo visto nei panni di Pietro Bernardone, nello spettacolo dedicato alla vita di San Francesco e andato in scena al Golden Hall di Vittoria.

“Siamo nati come cover band di Vasco Rossi – spiega - ma in passato anche di Ligabue, Zucchero e Battisti. Adesso, però, in cantiere c’è un album di inediti, con brani che ho scritto qualche anno fa e che vorrei ore riproporre, e un concerto a Giarratana. La serata di venerdì al Jester è stata semplicemente strepitosa. Ci siamo divertiti molto – conclude - e la gente si è divertita con noi, cantando a squarciagola fino alla fine, e ci dispiace che la location cambi perché per noi, e per tutti gli amanti della musica rock e live degli anni ’80 e ‘90, significa perdere un vero punto di riferimento”.

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