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Crisi agricola, importanti novità

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Dovrebbero partire tra circa un mese i primi bandi della nuova programmazione europea per l'agricoltura siciliana. Ad annunciarlo, ieri,  l'assessore regionale all'agricoltura Antonello Cracolici nell'ambito dell'incontro dedicato ai Psr, piano sviluppo rurale.

Adesso, però, si dovrà stabilire come spendere questa somma, ovvero i 2 miliardi e 200 milioni di euro messi a disposizione della Sicilia nei prossimi sette anni. Di sicuro si tratta del finanziamento più grande a livello europeo per singole Regioni. Nell'attesa dei bandi, c'è anche la possibilità per le grandi imprese di accedere ai fondi per il miglioramento tecnologico mentre per quelle più piccole sarà fissato un tetto minimo di produzione: dovrebbero essere due soglie di ingresso da 15 e 25 mila euro, ancora comunque in fase di studio. “Stiamo lavorando a dei criteri- ha spiegato lo stesso Cracolici- per rafforzare e premiare chi chiude la filiera nell'attività di produzione, commercializzazione e ricerca; ma c'è grande attenzione anche per il biologico”. Nel nuovo piano di sviluppo rurale sono inoltre previste agevolazioni per progetti che puntano sull'innovazione tecnologica, la salvaguardia ambientale e la creazione di nuovi posti di lavoro mentre saranno esclusi dai finanziamenti color che sfruttano il cosiddetto lavoro nero. Altro passo su cui hanno insistito alcune associazioni di categoria quali Cia, Coldiretti e Confagricoltura, la semplificazione burocratica: non ci saranno più infatti, graduatorie a scorrimento e si andrà ad un sistema che prevede due bandi l'anno in modo che ognuno possa programmare al meglio.

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