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Il progetto dell’ospedale di comunità a Scicli diventa una realtà,

On. Orazio Ragusa incassa il sostegno anche dell’assessore regionale alla Sanità e del presidente della sesta commissione all’Ars

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Il progetto dell’ospedale di comunità diventa una realtà. Dopo avere illustrato le finalità e i contenuti dell’iniziativa, assieme all’on. Nino Minardo, anche al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, l’on. Orazio Ragusa ha incontrato ieri a Palermo l’assessore regionale alla Sanità, Baldo Gucciardi, e il presidente della sesta commissione all’Ars, on. Pippo Digiacomo, da cui ha ottenuto riscontri positivi rispetto al percorso che sarà intrapreso per fare in modo che il Busacca diventi il primo ospedale di comunità in Sicilia, mutuando esempi, rivelatisi vincenti, in altre parti d’Italia. Potrà diventare, per quanto riguarda la nostra isola, il primo centro di eccellenza di servizi sanitari rivolti ai cittadini con un occhio particolare alla riduzione della spesa. “Sia l’assessore Gucciardi sia l’on. Digiacomo – spiega l’on. Ragusa – non solo hanno condiviso questo percorso ma si sono detti disponibili a sostenerlo sin da subito, cioè nel momento stesso in cui l’iter prenderà ufficialmente il via. Quindi, siamo ormai in attesa del crisma dell’ufficialità. Ma non solo. L’esponente del Governo Crocetta mi ha assicurato che, subito dopo le vacanze estive, organizzerà un incontro con i manager dell’Asp 7 e dell’Irccs Centro neurolesi Bonino-Pulejo di Messina per fare in modo che finalmente possa essere attivato il modello neuromotorio cognitivo riabilitativo all’ospedale di Scicli visto che, pur essendo già tutto pronto, si è stati costretti a fare i conti con un’attesa infinita e, a prima vista, inspiegabile. Un altro tassello del mosaico che stiamo cercando di allestire per fare in modo che il Busacca di Scicli possa essere risparmiato dalla mannaia della legge Balduzzi. Ci stiamo adoperando, nel contesto di questo progetto, per salvare i servizi che ruotano attorno all’ospedale di comunità e che potranno diventare il nuovo punto di forza per il futuro. La proposta, lanciata in tempi non sospetti dal medico di base Pietro Sparacino, che assieme ad altri colleghi operanti in città, aveva cercato di individuare quali le strade migliori per salvare l’ospedale Busacca, è stata da me successivamente ripresa con la convinzione che questa strada era l’unica possibile per ottenere dei risultati di un certo tenore. Ora, dopo il sostegno incassato sia dal ministro Lorenzin sia dall’assessore Gucciardi, stiamo cercando tutti assieme di bruciare le tappe burocratiche per dare delle risposte efficaci alla collettività sciclitana e a tutti coloro che usufruiscono dei servizi dell’ospedale Busacca, mantenendo originario lo spirito che portò alla creazione di questa struttura grazie ai buoni uffici del benefattore Busacca da cui il nome dello stesso nosocomio. Ed è uno spirito che cercheremo di mantenere salvo anche in vista della prossima creazione dell’ospedale di comunità”.

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