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Lotta alla pedofilia, il ministro Boschi incontra don Di Noto

nota della senatrice iblea Venera Padua

Redazione
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Non avevo dubbi sul risultato positivo dell'incontro da me promosso tra la ministra Maria Elena Boschi e don Fortunato Di Noto, fondatore e presidente di Meter. L'incontro si è tenuto ieri a Catania. Con mio grande rammarico non ho potuto partecipare perché impegnata alla Festa dell'Unità. Ringrazio la ministra per la disponibilità e il vivo interesse che ha manifestato, sin da subito, nel voler accettare la mia proposta”. A dirlo è la senatrice del Pd Venera Padua facendo riferimento all’esclusione di don Di Noto dall’osservatorio nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia. “Momento cordiale, proficuo e chiarificatore, come raccontano i protagonisti di questa giornata importante – prosegue la senatrice Padua – per un tema delicatissimo come quello della lotta alla pedofilia. E’ nata un’intesa e la volontà reciproca di lavorare insieme per un obiettivo comune. Don Di Noto - durante l’incontro - ha ribadito che la pedofilia e la pedopornografia sono fenomeni trasversali, fenomeni che richiedono impegno, coordinamento e forze unite e che ora vedrà sempre di più Meter onlus, nella persona del suo presidente don Di Noto presente nell’Osservatorio Nazionale, impegnata ad agire per il bene dei bambini e per prevenire questi abietti fenomeni che riguardano anche i bambini italiani e non solo. Il tavolo di lavoro dell’Osservatorio, che vedrà il prezioso contributo di Meter attraverso il suo fondatore don Di Noto, sarà caratterizzato dall’operatività concreta senza alcun tentennamento così come è nello stile del suo fondatore e dei suoi volontari”.

L’osservatorio sia un concreto strumento di azione e prevenzione – ha concluso il sacerdote siciliano – Meter onlus arricchirà l’osservatorio, lo stesso avverrà per l’associazione”.

Sono davvero contenta per l'esito positivo dell'incontro, lieta di aver contributo a risolvere positivamente una questione così delicata – sottolinea la senatrice Padua – grazie alla sensibilità e alla generosità della ministra e di don Fortunato”.

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