“Se l’unione fa la forza, dobbiamo fare il possibile per unirci allo scopo di perseguire una strada comune”. Così il responsabile del Movimento Sviluppo Agricolo di Vittoria, Giovanni Palomba, in risposta alle sollecitazioni che, nei giorni scorsi, sono state lanciate dal presidente dell’associazione concessionari del mercato ortofrutticolo di contrada Fanello, Giorgio Puccia, il quale ha snocciolato le cifre della struttura produttiva (si parla di un fatturato di circa trecento milioni l’anno), mettendo in rilievo che cosa occorre fare per turare le numerose falle che ancora permangono.
“Partiamo intanto dal fatto – continua Palomba – che a palazzo Iacono ci si è mossi con l’obiettivo di fornire delle risposte rispetto a un sistema gestionale che ancorato a se stesso ormai da troppi anni ha rischiato di fare perdere terreno all’intero comparto con danni devastanti. Per fortuna, anche l’attuale Amministrazione comunale si è resa conto che non c’è più tempo da perdere e ha fatto in modo che venisse approvato il nuovo regolamento di gestione del mercato. E’ fin troppo evidente che, per sopperire alle mancanze degli ultimi vent’anni, la strada da fare è tutta in salita (a cominciare dalla riassegnazione dei box ancora vuoti, in tutto sono 74 e allo stato quelli operativi risultano essere 68) ma se l’invito del presidente Puccia è quello di strutturare un percorso che garantisca risposte il più possibile proficue, è chiaro che ci trova d’accordo, convinti come siamo che più siamo, maggiore potere contrattuale avremo e riusciremo a spuntare delle condizioni in un certo qual senso vantaggiose per la crescita dell’intero settore, circostanza di cui si avvantaggeranno anche i produttori. Non possiamo fare finta di niente, però, rispetto alle continue richieste che arrivano e che riguardano la mancanza di una piattaforma grazie alla quale lavorare e sistemare la merce. Per non parlare della mancanza di un centro di condizionamento interno. Tutti interventi che devono consentire di smistare nel modo migliore l’ingente quantitativo di merce che entra ed esce. Porgiamo, dunque, la mano al presidente Puccia con la speranza che altre realtà operanti nel settore possano seguire il nostro esempio perché solo formando un fronte compatto si può sperare di risolvere, una volta per tutte, i numerosi problemi esistenti nel comparto”.