Partecipa a Vittoria Daily

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

GUARASCIO, RINVIATO LO SFRATTO

il 5 novembre scatta l'ora X

redazione
Condividi su:

Ancora un nuovo sit-in ieri mattina davanti all'abitazione di Giovanni Guarascio, il muratore vittoriese che nel maggio del 2013 si diede fuoco per non farsi sfrattare dalla sua casa, venduta all'asta. Ieri, infatti, era prevista l'immissione in possesso del nuovo proprietario e molti esponenti politici, semplici cittadini ed esponenti di associazioni varie hanno raggiunto la casa di via Brescia, dove vivono la moglie ed una delle figlie di Guarascio, per manifestare la loro solidarietà.
Il caso era stato affrontato qualche settimana fa in un’aula del Tribunale di Ragusa. Gli avvocati di parte e gli eredi del muratore sono comparsi davanti al giudice civile. Nell'udienza si discuteva la possibile sospensione dell'esecuzione dello sfratto dall'immobile di via Brescia nei confronti delle due donne. L'avvocato della famiglia Guarascio, Aurora Di Mattea, del foro di Catania, ha chiesto la sospensione dell’esecuzione in attesa della conclusione del  processo penale che vede indagate 3 persone per i reati di turbativa d’asta ed estorsione: il neo proprietario della casa (difeso da Carmelo Scarso), un avvocato (difeso da Daniele Scrofani) ed un commercialista (difeso da Santino Garufi).
Dopo ore di trattative il Comitato “No aste” ha ottenuto un rinvio al 5 novembre prossimo, nelle more della pronuncia del giudice riguardo alla richiesta di sospensione della procedura. “Il rinvio- dichiara Marcello Guastella, coordinatore del Comitato- ci lascia con l'amaro in bocca, visto il breve lasso tempo concesso. Il Comitato chiede che la procedura venga sospesa in attesa della definizione del processo, questo a garanzia di tutti. Il caso Guarascio- aggiunge- segna uno spartiacque tra quelle che sono le rivendicazioni del Comitato, delle famiglie, delle imprese da una parte e le istituzioni dall'altra. Una forzatura nella procedura non farebbe altro che scavare un solco ancora più profondo nel contesto sociale e politico che viviamo, dove da una parte, sempre in atteggiamento auto-referenziale, vi è la politica sorda e dall'altra vi è la popolazione, che non ha soluzioni nell'affrontare l'emergenza economica. Ci opporremo invocando la mobilitazione di massa perché la famiglia Guarascio non venga sbattuta fuori casa. Altresì, ci stiamo attivando perché si possa trovare una soluzione che possa garantire sia la famiglia che il nuovo proprietario”.
La vicenda delle aste, intanto, continua a tenere banco anche a livello nazionale. Nei giorni scorsi il cake designer vittoriese Gianfranco Carbonaro è stato ospite della trasmissione “A conti fatti” su Rai1. Qui ha raccontato come, in 8 mesi, la sua casa sia stata pignorata e venduta all'asta e di come, grazie all'aiuto dei familiari, abbia tentato inutilmente di riacquistarla. Nei mesi scorsi, alla fine, ha dovuto lasciarla, così come ha chiuso anche la panetteria.

Condividi su:

Seguici su Facebook