Tutti il 1 Gennaio festeggiamo il “Capodanno” celebrandolo già dalla sera prima con lauti banchetti, ricche cene, veglioni, serate danzante ma soprattutto in compagnia di amici o parenti !
Si attende la mezzanotte quasi come un rito, una liturgia: lo spumante, il conto alla rovescia e il classico “tormentone” del fatto a capodanno fatto tutto l’anno, insieme alle persone che amiamo.
Eppure sapevate che non è sempre stato così ? Che il capodanno non si è sempre celebrato il 1 Gennaio?
La data è conseguenza dell' introduzione del calendario giuliano promulgato da Giulio Cesare nell'anno 46 a.C. in questo giorno i Romani festeggiavano il dio Giano, il dio bifronte, da cui trae origine il nome del mese di Gennaio (mensis Januarius).
Già i pagani dellee Fiandre seguaci dei Druidi, avevano il costume di festeggiare il passaggio al nuovo anno con danze,feste e canti, vestiti in maschera: usanza deplorata dalla Chiesa dei primi secoli.
Nel Medioevo molti paesi europei usavano il calendario giuliano ma vi era un'ampia varietà di date che indicavano il momento iniziale dell'anno; in Inghilterra e in Irlanda ma anche a Pisa e a Firenze il capodanno si celebrava il 25 Marzo, in Spagna il 25 Dicembre In Francia la dmenica di Pasqua, nella Repubblica di Venezia il 1 Marzo ed in altri posti e regioni il 1 Settembre !
Mise ordine il Papa Innocenzo XII nel 1691 emendando il calendario Gregoriano (dal nome di papa Gregorio XIII, che lo ideò nel 1582), stabilendo che l'anno dovesse cominciare il 1 Gennaio cioè secondo lo “stile moderno” facendo sì che la data divenne comune a tutti.
Molte le tradizioni, dalle sacre alle più profane: per i Cattolici il primo Gennaio si festeggia “ Maria Madre di Dio” per i più profani -invece- è la notte dei “botti”, dei fuochi d’ artificio ed ancora dei cocci rotti magari gettati da una finestra o dal balcone, per voler cacciare via ogni male dalle proprie case e dell’ intimo rosso, delle “strenne” e della lenticchia, quale segno di abbondanza o quella più romantica di baciarsi sotto il vischio.
Tutti riti “scaramantici” a voler esorcizzare la paura che il nuovo anno inizia male o nel peggiore dei modi ed esistono tradizioni diverse e variegate anche nel resto del mondo.
Per esempio: in Spagna c'è la tradizione di mangiare alla mezzanotte dodici chicchi d'uva; in Russia, dopo il dodicesimo rintocco, si apre la porta di casa per far entrare l'anno nuovo. in Ecuador ed in Perù si esibiscono fuori la propria abitazione dei manichini di cartapesta; in Giappone, prima della mezzanotte, le famiglie si recano nei templi per bere sakè ed ascoltare 108 colpi di gong che annunciano l'arrivo di un nuovo anno. In Germania il Capodanno si festeggia in maschera come a Carnevale.
In India il capodanno non può essere festeggiato in casa: è obbligatorio uscire in strada, mentre in Romania si fanno gli auguri agli animali. In Grecia c'è l'usanza che il primo ad entrare in casa deve rompere un melograno a terra ed in Sudamerica di mangiare chicchi d'uva e di esprimere dodici desideri: uno per ogni mese dell'anno. In Brasile invece è d'obbligo indossare vestiti bianchi o dorati.
Insomma Capodanno è davvero la festa di tutti: tra poche ore salutermo il vecchio anno che passa e daremo il benvenuto al nuovo che viene che – speriamo – porti davvero tante novità di vita, di lavoro, di salute e benessere per tutti.
Auguri !