Modificati alcuni articoli del precedente disciplinare di produzione dell’Olio DOP Monti Iblei, reso ora più snello ed adeguato ai cambiamenti di mercato e tecnologici. Il 26 Gennaio la sua presentazione in audizione a Ragusa, prima dell’ok definitivo della Comunità Europea. Una data importante dunque per il settore olivicolo del sud est che conta ben 38 comuni interessati alla produzione della pregiata DOP ricadenti nei territori di Ragusa, Catania e Siracusa. Un olio di pregio che ha saputo affermarsi nel tempo grazie alla capacità imprenditoriale dell’intera filiera olivicola la quale è riuscita ad innovarsi nelle tecniche produttive oltre che di estrazione senza compromettere le peculiarità agronomiche, paesaggistiche e organolettiche del prodotto. Due i nuovi comuni che entrano a far parte dell’areale di produzione, ossia Scordia e Mirabella Imbaccari, mentre alcune zone di altri comuni sono state ora inglobate nella nuova mappatura (come la restante parte del territorio di Avola e Carlentini). Il prossimo 26 Gennaio, alle 15.00, presso la Camera di Commercio a Ragusa, vi sarà dunque l’audizione pubblica per la presentazione della proposta di modifica del disciplinare di produzione della DOP Monti Iblei da parte del Consorzio di Tutela DOP Monti Iblei. Nel corso della riunione sarà data lettura della proposta di modifica alla presenza dei funzionari ministeriali e dell’assessorato regionale all’agricoltura. In caso di approvazione, il disciplinare passerà all’esame finale della Comunità Europea che ne darà così comunicazione ufficiale attraverso la pubblicazione nella Gazzetta. Diversi i punti del precedente regolamento che hanno subito delle modifiche a cui si è giunti, come precisa lo stesso Presidente del Consorzio, Giuseppe Arezzo, “dopo anni di lavori e confronti a cui hanno contribuito persone altamente qualificate”. In particolare, sono state apportate delle semplificazioni in etichetta: sarà facoltativo indicare le varie sottozone quali Gulfi, Monte Lauro, Val d’Anapo etc. La Dop Monti Iblei, inoltre, potrà essere ottenuta dalle varietà di olive Tonda Iblea, Moresca, Nocellara Etnea, Verdese, Biancolilla e Zaituna, da sole o congiuntamente, e potranno concorrere altre varietà fino ad un massimo del 20%. Infine, come si può notare, fra le varietà sono state inserite anche la Verdese, un ecotipo locale presente tra Siracusa e Ragusa, e la Zaituna, da molti ritenuta la varietà di oliva più antica presente in tutta la zona della DO.