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Nuova avventura per Tenuta Bastonaca.

Dal Cerasuolo di Vittoria guardando all'Etna.

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Si realizza il sogno per la giovane ed intraprendete cantina vittoriese, Tenuta Bastonaca, quello cioè di produrre i vini delle due più rinomate denominazioni siciliane, il Cerasuolo di Vittoria Docg e a breve anche l’Etna Doc. Un progetto che Silvana Raniolo e Giovanni Calcaterra, titolari dell’azienda, seguono da tempo e che finalmente a breve si concretizzerà con l’uscita della prima bottiglia di Etna Doc. Dopo la scommessa, vinta con successo e non poco lavoro, di riuscire a trasferire nelle bottiglie di Cerasuolo così come di Nero d’Avola, Frappato o Grillo l’autenticità del territorio ibleo, ora vi è quella di riuscire a conquistare i winelover trasferendo ad essi la forza e l’espressività del vulcano attraverso questo nuovo vino. Sull’Etna, in particolare sopra la frazione di Solicchiata, ad oltre 1000 m. di quota, si trova il vigneto: poco più di un ettaro, tutto ad alberello, con età media delle viti di 40-50 anni. E’ presente anche un piccolo palmento antico, che con il tempo, la famiglia Calcaterra intende recuperare per adibirlo a sala degustazione. “Il legame con l’Etna c’è sempre stato – spiega Silvana Raniolo-, in quanto Giovanni è di origini catanesi. Da quando siamo sposati trascorriamo, durante l’estate, almeno una settimana a Pedara, ospiti delle zie.  Amiamo quando siamo lì visitare i paesini dell’Etna e fra i luoghi quello che preferiamo è Solicchiata, che abbiamo scoperto per caso. C’eravamo fermati a prendere un caffè in un bar, anonimo niente di che –ci racconta-, ma una volta dentro siamo stati allettati dalle molteplici granite che facevamo artigianalmente. Mai mangiata una granita così buona! Per tale ragione, siamo tornati spesso a Solicchiata, per le nostre merende a base di granita. Un giorno, ci siamo trovati di fronte ad un vigneto ad alberello abbandonato con il cartello vendesi. In pochi secondi abbiamo deciso di telefonare al proprietario per visitare la proprietà. E’ stato amore a prima vista. Lo stesso pomeriggio ci siamo accordati con il proprietario per prendere in affitto dapprima il terreno e poi successivamente comprarlo”. I vitigni presenti sono quelli tipici etnei ossia Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio e poi vi è un po’ di Carricante. A seguire l’azienda come sempre l’enologo Carlo Ferrini, per il quale pare che il lavoro sia ora aumentato anche in C.da Bastonaca dove l’azienda sta realizzando altri lavori ampliando gli ettari vitati di Grillo e Frappato, sempre ad alberello, due vitigni che in purezza stanno dando grande riscontro fra gli opinionisti del settore. Ma anche per l’olio non mancano le novità. “Visto il successo dell’olio Carolea e visto che le piante delle olive non tutti gli anni sono cariche – aggiunge Silvana Raniolo- abbiamo deciso di  incrementare l’offerta di olio comprando degli uliveti vicini. La cultivar, principale, è sempre Carolea. Sono piante molto sane, con un’età media  di 35 anni. Ed anche per l’olio vale l’obiettivo che ci siamo prefissati per il vino: poche bottiglie, eccellente la qualità”.

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