Legge regionale sul turismo al vaglio del Governo regionale a palazzo dei Normanni dove la IV Commissione legislativa lavora sul testo presentato dal Governatore Crocetta. Ma è subito polemica.
Federconsumatori ritiene che, qualora la legge passasse senza le necessarie modifiche, sarebbe fortemente penalizzante per gli operatori del settore ed i particolare per i B&B e case vacanze venendo meno alle disposizioni in materia ed alle vigenti normative nazionali ed europee.
Tra le varie proposte presentate in Commissione, Federconsumatori invoca il recepimento delle direttive comunitarie sulla tutela dei diritti del turista e l’emanazione della “Carta regionale dei diritti del turista”, di cui il testo governativo sembra essersi del tutto dimenticato e lo fa tramite il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa che dichiara: “Abbiamo segnalato la grave assenza nella proposta di disegno di legge governativo di un articolato a tutela dei diritti delle persone con disabilità e proposto l’introduzione del principio della valorizzazione delle imprese sociali per promuovere la mobilità delle persone diversamente abili”.
Un testo, dunque, che preoccupa come la previsione di un “Consiglio Regionale del Turismo”, composto da tre rappresentanti degli imprenditori turistici che andrebbero as esprimere anche il vicepresidente e di un solo rappresentante delle Associazioni dei Consumatori. La richiesta è che i rappresentanti dei turisti/consumatori siano tre e che il vicepresidente non sia espressione diretta degli imprenditori.
Suscita non poche perplessità anche l’azione obbligatoria di denuncia nei confronti delle attività turistiche abusive. Azione attribuita al Consiglio Regionale del Turismo che assumerebbe funzioni di “Polizia Municipale privata degli imprenditori”.
Commenta ancora il presidente La Rosa “Appare evidente che si vuole assoggettare ad una rigorosa disciplina il sistema ricettivo, con prescrizioni ed obblighi solo formali e burocratici, cui dovrebbero attenersi, indistintamente, i titolari e gestori di grandi catene alberghiere ed il privato che intenda locare la propria abitazione”
Conclude La Rosa “Ci rendiamo perfettamente conto che gli albergatori soffrono la concorrenza sleale delle strutture abusive, ma questo non può portare alla creazione di un organo di polizia turistica governato dagli imprenditori tramite cavilli e burocrazia”.