Non si placano le polemiche sulle fumarole avvistate in questi giorni a Scoglitti e che tanto fanno allarmare per il loro potenziale nocivo e tossico.
Una densa e nera scia nera, infatti, saliva ieri verso il cielo azzurro di Scoglitti, nonostante il divieto imposto da una specifica ordinanza sindacale e dalla Polizia provinciale. Scarti di materiali vegetali, cumuli intrisi di fitofarmaci e medicinali per l’agricoltura, materiale vario – spesso plastica – utilizzata per la serricultura.
Quello delle fumarole, purtroppo, è un problema serio che si ripresenta – puntale - ogni anno in questo periodo. Tutto ciò nonostante sia stato più volte spiegato, dagli organi preposti, come liberarsi degli scarti agricoli in maniera legale: è infatti consentito, lo ricordiamo, conferire lo scarto delle materie nocive ed altamente inquinanti in apposite discariche o provvedere in autonomia, ma sotto stretto controllo ed autorizzazione dell’ autorità competente ed in periodi prestabiliti.
Bruciare in maniera sconsiderata e non controllata materiale nocivo arreca invece gravi danni alla salute e all’ambiente circostante.
A tal proposito, le autorità stanno aumentando i controlli sul territorio per arginare il problema