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Vittoria: ricordati i caduti di Nassiriya. In silenzio davanti alla lapide in Piazza, per dire grazie ai nostri eroi

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Con una cerimonia solenne, celebratasi presso la lapide commemorativa, posta presso il monumento ai caduti di Piazza del Popolo, è stata ricordata, ieri mattina, la strage di Nassiriya.

Il Sindaco Moscato, i rappresentanti della Benemerita e dei Carabinieri in pensione, le autorità, hanno voluto rendere omaggio ed onore ai nostri Carabinieri barbaramente uccisi nell’attentato terroristico del 12 novembre 2003, durante la guerra in Iraq.

I nostri connazionali, ricordiamo, partecipavano alla missione militare denominata "Operazione Antica Babilonia”, approvata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che invitava tutti gli Stati a contribuire alla rinascita dell'Iraq, favorendo la sicurezza del popolo iracheno e lo sviluppo della nazione

Il 12 novembre 2003 alle ore 10:40 (le 08:40 in Italia), un camion cisterna pieno di esplosivo scoppiò davanti l'ingresso della base MSU (Multinational Specialized Unit) italiana dei Carabinieri, provocando successivamente l'esplosione del deposito munizioni della base e pertanto la morte di diverse persone tra Carabinieri, militari e civili; Un totale di 50 vittime (di cui 25 italiani)

“Ci siamo stretti nel ricordo dei nostri ragazzi – ha dichiarato Moscato a caldo dalla sua pagina social -  che hanno perso la vita sul campo. Un ricordo condiviso con le autorità civili e militari che ringrazio per essere intervenute. Un ricordo sentito per la città e un ringraziamento per il grande e silenzioso lavoro che tutte le forze dell’ordine svolgono per garantire sicurezza e democrazia”.

La redazione di Vittoriadaily, si unisce nel ricordo dei nostri eroi caduti per lasciarci un mondo migliore: Il terrorismo è la nuova forma della guerra, è il modo di fare la guerra degli ultimi sessant’anni: contro le popolazioni, prima ancora che tra eserciti o combattenti. La guerra che si può fare con migliaia di tonnellate di bombe o con l’embargo, con lo strangolamento economico o con i kamikaze sugli aerei o sugli autobus. La guerra che genera guerra, un terrorismo contro l’altro, tanto a pagare saranno poi civili inermi. (Gino Strada)

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