“Quei killer sparavano e non finivano mai'

A parlare è Giuseppe Lorefice, figlio del titolare del bar di Vittoria in cui è avvenuta la strage quel 2 gennaio 1999 e che descrisse e raccontò i tremendi fatti che sconvolsero l’intera città e non solo,  in una intervista rilasciata a “La Repubblica”.

Si, quella che fu poi chiamata “ la strage di San Basilio”, presso il Bar Esso in via Cavalieri di Vittorio Veneto.

Una della strage mafiose più efferate che la città conobbe, non l’ultima, ma tra quelle che maggiormente hanno lasciato il segno nei cuori di tutti, nella società civile che reagì senza indugiare, manifestando per dire NO alla mafia e ad ogni forma di violenza.

Anni ’90 difficili a Vittoria: stragi, “ammazzatine”, sparatorie anche in pieno centro, il silenzio omertoso di molti,  come quello complice di orribili altri delitti.

A pagare il salario più alto in quella terribile giornata, furono due giovani vittoriesi, Salvatore Ottone e Rosario Salerno, che si trovarono nel posto sbagliato al momento sbagliato, crivellati dai colpi dell’arma da fuoco utilizzata, vittime innocenti che hanno pagato per altri!

Ragazzi come altri ma, diventati “eroi” per la città tutta da quel 2 gennaio; amavano la vita, divertirsi, amavano il calcio e anche se giovani, erano già due indefessi lavoratori. Giovani tra giovani, vite spezzate per mani altrui, sacrificate all’altare dell’odio e della violenza spietata e gratuita.

Anche il sindaco Moscato, in un post sulla sua pagina social, ha voluto ricordare quei drammatici fatti e soprattutto i nostri due ragazzi

 “19 anni fa Vittoria veniva sconvolta da una strage mafiosa – commenta il primo cittadino -  Le giovani vite spezzate per mano criminale devono restare vive nel ricordo della città e delle giovani generazioni affinché ciò che è stato non accada mai più. La lotta alle mafie passa anche dal ricordo e dalla consapevolezza delle scelte”

Una S. Messa sarò celebrata oggi nell’ anniversario della strage, alle ore 18,00 nella chiesa di San Giovanni in memoria delle vittime.

Subito dopo il Sindaco, deporrà una corona dinanzi al memoriale dedicato alle vittime Salvatore Ottone e Rosario Salerno in ricordo del loro sacrificio.