Un uomo, un padre, un Sacerdote: questo era Padre Salvatore Bella per quanti lo hanno conosciuto e ne tramandano il ricordo.
Chi non lo ricorda con la sua “tonaca” nera e il “disco volante”, il saturnale, retaggio di una Chiesa che pur aprendosi ai tempi, restava fortemente ancorata alle tradizioni che per secoli l’avevano resa grande.
La voce grave e solenne, la sua instancabile bicicletta. Ragusano di nascita ma ipparino di adozione, P. Bella arrivò giovanissimo a Vittoria nel lontano 1947 e vi rimase fino alla fine, fedele alla sua missione di padre e pastore del gregge affidatogli; prete dal cuore grande e generoso, amante dei giovani, animatore infaticabile, fu primo Parroco della Chiesa di San Francesco di Paola che era stata eretta canonicamente nel 1956.
La “sua comunità” i suoi giovani di allora, gli amici, i collaboratori, un intero quartiere in festa, ieri 7 febbraio, lo hanno ricordato nel 25mo della sua scomparsa, celebrando l’Eucarestia in sua memoria e suffragio.
Un momento commovente celebrato da Don Antonio Baionetta, che fu suo vice parroco per circa 8 anni; erano presenti anche il fratello, alcuni nipoti, Don Giovanni Mandarà, l’Avvto Scarso.
A fine celebrazione, animata dalla corale parrocchiale, alcune testimonianze con aneddoti inediti, hanno messo in luce la figura dell’uomo ma soprattutto del sacerdote, dedito agli altri, della sua “passione per l’uomo”, del suo grande cuore e della sua grande bontà .