“Momenti importanti e significativi come questi segnano un percorso da condividere. Senza radici non può esserci futuro”
Sono le parole del vice Sindaco, dott. Andrea la Rosa, durante il suo intervento alla Conferenza sulle origini della Chiesa s. Maria Maddalena a Vittoria e sulla figura di Giovanni Leni Spadafora, vittoriese illustre oltre che Terziario francescano.
L’evento si è svolto lo scorso sabato, 17 febbraio, presso la Chiesa Santa Maria Maddalena “ai Cappuccini” organizzato in concomitanza con i festeggiamenti per il giubileo parrocchiale; 50 anni fa ( 1967 -2017), infatti, veniva eretta canonicamente la parrocchia affidata ai Frati Cappuccini fino al 1992 e successivamente dal clero diocesano, dopo la rinuncia dei frati e la cessione della Chiesa e del Convento alla Diocesi di Ragusa.
Due relatori d’eccellenza hanno affascinato il numerosissimo uditorio accorso e che ha riempito all’inverosimile la piccola chiesa francescana: il Marchese Salvatore Palmeri di Villalba ed il giovane storico locale Gaetano Bruno.
Il primo ha tracciato a grandi linee il profilo di Giovanni Leni di Spadafora, illustre nostro concittadino (18-4-1883) che coniugò impegno civile e religioso, grazie al suo grande anelito religioso; fu membro della Confraternita del SS. Crocifisso (Crucifissari) e Terziario Francescano e si adoperò molto per il ritorno dei Frati Cappuccini dopo la soppressione degli Ordini religiosi avvenuta nel 1866.
Uomo mite e dedito alla carità operosa e silenziosa; per questo suo anelito cristiano fu nominato Commendatore dell’ Ordine cavalleresco pontificio di San Gregorio Magno.
Gaetano Bruno, ha invece relazionato sulla chiesa dei Cappuccini e la sua storia, dalle origini ai nostri giorni, presentando la seconda edizione del suo libro: “ I Frati del Popolo. I Cappuccini in Vittoria”. La presenza dei Frati Cappuccini risale alle origini stesse della fondazione della città quando vennero “chiamati” a Vittoria dai Giurati del popolo, nel 1690, a costruire una Chiesa con un Convento. Dopo il tremendo terremoto del 1693 i lavori si interruppero ed è qui che subentrano i Terziari francescani che diedero un nuovo impulso nella costruzione della erigenda Chiesa, “con offerte e fatiche”.
Una storia fatta da documenti e ricerche e che attraversa circa 300 anni di storia della città, dal 1700 ai nostri giorni. Bruno si è anche soffermato sul culto del Santo di Padova, Antonio, sui discutibili restauri della Chiesa negli anni 40 del ‘900, sulla custodia e sulla pala del’ altare maggiore, sull’altare reliquiario riconosciuto quale monumento nazionale, sull’antica devozione alla Madonna di Loreto, nata ad opera dei Frati ed in particolare di Fra Fedele.
Un momento di alta cultura, corredato, in entrambi i casi, da contributi di immagini, documenti e foto inedite e che hanno arricchito la serata; un contributo scientifico importante che va a ricomporre il mosaico di studi iniziato e finalmente completato.
Una nota di merito importante: le somme raccolte dalla vendita del libro di Gaetano Bruno, saranno devolute – per volontà dello stesso – al restauro dell’ Altare reliquiario della Madonna di Loreto che necessita di urgenti interventi.
Quando la cultura diventa impegno sociale.
Ha moderato la serata Umberto Virgadaula
(foto: copyright Vittoriadaily)