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Gestione rete idrica, Cavallo: "raccolta di firme su tutto il territorio e di recapitare i risultati all’ATI del Libero Consorzio"

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Apprendiamo dalle pagine del quotidiano “La Sicilia” del 02 novembre e da alcuni quotidiani online che tanti cittadini sono fortemente preoccupati dall’ipotesi di una eventuale privatizzazione della gestione del servizio idrico. Ciò, si legge, dall’articolo stampa a firma della CGL di Modica, a seguito di alcuni recenti provvedimenti assunti dall’Amministrazione Comunale riguardanti l’affido della lettura dei contatori, già svolto dalla SPM, ad una società esterna. Noi aggiungiamo che gli affitti di alcuni pozzi a prezzi considerevoli e la realizzazione della relativa condotta a servizio dei predetti pozzi che tanto spingono a ragionare sulla convenienza della scelta in luogo della costruzione di propri pozzi, rafforzano questo sentimento. Premesso che nulla si addebita all’impresa che ha realizzato i pozzi e che da due anni a questa parte gira attorno alla gestione della rete idrica essendo la tessa che protocollò un project financing per la totale gestione della rete idrica, condividiamo la preoccupazione dei cittadini e della CGL di Modica sulla ipotesi di ritrovarci con il servizio idrico privatizzato. Ricordiamo all’Amministrazione Comunale, qualora abbia veramente in animo di portare avanti questo orientamento, che l’ATI, subentrata all’ATO Idrico della Provincia di Ragusa, ha deliberato che la gestione della rete idrica è pubblica e così dovrà essere, nonostante i comuni hanno ancora le mani libere, fino ad eventuale nuova delibera che ne abroga i suoi effetti; che i Comuni non sono più riconosciuti Enti destinatari di finanziamenti europei né di altri finanziamenti pubblici Statali finalizzati ad interventi importanti sulla rete idrica dell’ambito territoriale.

I finanziamenti saranno destinati esclusivamente agli ambiti territoriali; che le scelte a lungo termine già operate e quelle che eventualmente si faranno nei prossimi mesi in materia potrebbero essere poi in contrasto con la volontà del nuovo soggetto pubblico che per legge dovrà essere costituito da qui a poco tra i Comuni dell’ambito. Da sempre Fratelli d’Italia considera l’acqua un bene su cui non ci si può creare business e sostiene che tutti, anche quelli che non riescono a pagare la bolletta idrica, e di questi tempi ce ne sono molti, hanno diritto ad usufruire dell’acqua senza subire contestualmente riduzioni dell’erogazione e vessazioni dal privato che dal punto di vista imprenditoriale non si può permettere di perdere introiti. Per affermare i nostri principi in merito, sottoporremo al Coordinamento Provinciale di Fratelli d’Italia, di promuovere una raccolta di firme su tutto il territorio e di recapitare i risultati all’ATI del Libero Consorzio di Ragusa e ai Comuni, a sostegno di quanto deliberato dall’Assemblea dell’ATI qualche mese fa e cioè che la gestione della rete idrica è pubblica.

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