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Il PTE deve riaprire. La salute è un diritto ed a Scoglitti come a Vittoria non si tocca.

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E meno male che deveva diventare bellissima !!!. Con una decisione d'imperio se non d'impeto, il sig. Aliquò, commissario A.S.P. 7 Ragusa, nominato dal Governo Musumeci, eletto sull'onda dello slogan( solo quello è rimasto ) "Diventerà bellissima" , ha disposto la soppressione del PTE a Scoglitti, privando, 4.500 residenti fissi ed 10.000 lavoratori giornalieri delle serre in un vasto comprensorio che va da c.da Macconi fino a Punta Secca, di un servizio essenziale conquistato circa vent'anni fa grazie all'infaticabile opera dei cittadini dell'epoca e dei loro rappresentanti politici all'A.r.s. E' stucchevole assistere alle improvvise dichiarazioni sotto forma di comunicato stampa del predetto commissario oltre che dei politici locali di destra( quelli che hanno raccolto i voti dicendo che doveva diventare bellissima ) i quali giustificano il provvedimento aggrappandosi a numeri, codicilli, circolari, decreti, carte, cartine e cartuzze, con il risultato che la pezza che vogliono mettere, allarga sempre di più il buco, un buco nero che ha investito una popolazione intera privandola di un essenziale presidio di emergenza. La mobilitazione è stata massiccia, spontanea e prosegue, giorno 9 febbraio il comitato dei cittadini scoglittiesi ha organizzato un incontro dibattito aperto, con la presenza dei quattro onorevoli eletti all'Ars, chiedendo univocamente la riapertura immediata del PTE, ma la Destra continua a fare muro, si aggrappa ancora al comunicato stampa, ai codicilli, ai numeri di bilanci, promette l'acquisto di un'autoambulanza, di un defibrillatore del costo di diecimila euro( quasi quasi ci eravamo commossi di cotanto sforzo) e NEGA, oltre alla logica e naturale riapertura del PTE, il diritto alla partecipazione dei cittadini all'incontro del 13 febbraio a Palermo alla presenza dell'Assessore Regionale, asserendo che trattasi di un incontro tecnico. Ma quale tecnica e tecnica ci può essere di fronte ad un diritto alla sanità di emergenza, negato, soppresso, da, ripetiamo e ribadiamo, una decisione d'imperio che non ha previsto neanche la doverosa ed obbligatoria consultazione del responsabile sanitario di primo livello che corrisponde al Sindaco e che a Vittoria in atto è la commissione Prefettizia. Inoltre dobbiamo registrare le dichiarazioni di Aliquò, in cui, rivolto ai cittadini ed a chi si sta occupando di sostenerne l'iniziativa, in sintesi dichiara "che mi viene di stare zitto di fronte alle esternazioni di gente che non sa di cosa parla" ; tali affermazioni sono gravi ed umilianti e le respingiamo al mittente. Della vicenda del PTE di Scoglitti si sta occupando anche l'On. Claudio FAVA, leader di Centopassi Sicilia, il quale, tempestivamente ha presentato una interrogazione urgente a risposta scritta all'assessore regionale alla sanità, il quale, a quanto riferito ieri in assemblea dal parlamentare di maggioranza, nulla sapeva in merito alla chiusura del PTE, la qual cosa a noi appare strana e ci lascia notevolmente perplessi, anche perchè il caso vuole che uno dei consulenti dell'assessore regionale è l'ex presidente dello sciolto consiglio comunale di Vittoria, il quale sul territorio è risultato tra i più votati nelle ultime due tornate elettorali ed addirittura prometteva che a Palermo si sarebbe parlato vittoriese, e pur tuttavia ieri, presente in assemblea, non ha profferito parola, magari esprimendo il suo parere in merito sulla chiusura del PTE. Chiediamo al comitato cittadino di Scoglitti di non indietreggiare di fronte alla Legittima ed Urgente riapertura del PTE, inoltre lo stesso comitato, in delegazione si rechi a Palermo giorno 13 Febbraio e chieda, insieme agli On. DiPasquale, Campo e Ragusa, i quali si sono resi ampiamente disponibili, di essere ricevuti dall'assessore regionale per manifestare il disagio e chiedere l'unica soluzione possibile: LA RIAPERTURA DEL PTE, per le risorse si attivino chi di dovere ed inoltre riteniamo che dopo l'atto compiuto in danno della popolazione e delle successive dichiarazioni, il sig. Aliquò debba rassegnare le DIMISSIONI e chiedere di essere assegnato ad altro incarico, il Diritto alla Salute è universale, universalmente riconosciuto e sancito dall'ART. 32 della Costituzione Italiana.

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