Era il 20 novembre 1989 quando l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò la Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Un documento fondamentale, che riconosce ai bambini diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici. Proprio la data di oggi è stata scelta per celebrare i più piccoli, il futuro della società ma anche la parte più bisognosa di tutele e protezione. È un pensiero a tutti i bambini del mondo quello che stamattina gli studenti dell’Istituto Comprensivo “Filippo Traina” di Vittoria (Rg), nell’ambito di un Progetto Erasmus dedicato al gioco come strumento di crescita, hanno affidato alla musica, a biglietti e disegni. I ragazzi hanno ricordato così l’importanza della Convenzione e i diritti inviolabili che devono essere garantiti ai minori, il diritto alla vita, alla protezione, alle cure, all’istruzione, allo svago. Principi che possono sembrare ovvi ma che sono utopia in molte zone del mondo. È ancora altissimo il numero di bambini che vedono la loro infanzia violata, calpestata dallo sfruttamento, dalla violenza, dalla guerra. Centinaia di milioni di minori tra i 4 e i 15 anni, soprattutto nei Paesi più poveri, sono costretti a lavorare, spesso in condizioni pericolose, nelle fabbriche, nei cantieri, nelle campagne. Vi sono bimbi obbligati a combattere o a delinquere per vivere. Durante la giornata, un pensiero anche ai tanti bambini ammalati, con la proiezione di un video realizzato per il prossimo Natale da alcuni ragazzi in cura in un centro tumori di Milano. Al termine dell’incontro, in onore all’infanzia, momenti di gioco e di sorriso, con gli alunni alle prese con i passatempi più tradizionali, dai giochi da cortile a quelli da tavolo come gli scacchi. “Ringrazio Dio per tutto quello che ho”, è la riflessione di un alunno sul senso della giornata, lasciata sulla bacheca dei ragazzi, “ogni bambino dovrebbe essere libero di sorrridere, giocare ed essere felice”, scrivono altri. E ancora, il pensiero di Elisabetta, scritto su un post it rosa: “i bambini sono frammenti di polvere di stelle, soffiati dalla mano di Dio”.