Le famiglie degli studenti pendolari del comune di Vittoria e Scoglitti sono costrette ad anticipare cospicue somme di denaro per consentire ai propri figli di raggiungere gli istituti scolastici ubicati nei comuni limitrofi e garantire loro il diritto allo studio previsto dalla Costituzione.
La ditta di trasporti “Giamporcaro “, a inizio del mese di febbraio, ha avanzato una proposta ai comuni di Ragusa, Comiso, Santa Croce Camerina, Chiaramonte Gulfi e Vittoria proponendo un accordo con i comuni per l’acquisto degli abbonamenti adibiti al trasporto degli studenti pendolari, con una modalità che permetteva di lasciare fuori le famiglie dall’onere del pesante esborso di denaro, già anticipato per mesi, per conto del comune. Mentre già a metà febbraio il suddetto accordo entrava in vigore tra la ditta di trasporti e i comuni sopra citati e dal primo marzo e già partito il servizio, il comune di Vittoria e rimasto fuori e lo e ancora oggi.
Ho appreso dai funzionari che il comune avrebbe risposto in maniera favorevole alla proposta ma, ad oggi, non ha né formalizzato, né siglato nulla con la ditta Giamporcaro. Ho perciò contattato gli uffici dei servizi sociali per saperne di più e un funzionario mi ha risposto semplicemente che “attualmente il comune di Vittoria avrebbe altre priorità”. Di conseguenza, non era possibile prevedere i tempi entro cui il servizio di abbonamento, con le nuove modalità, potrà iniziare.
Purtroppo, sono costretta a constatare che … siamo alle solite! 276 studenti pendolari, per il comune di Vittoria, pare non siano una priorità. Gli studenti degli altri comuni usufruiscono degli abbonamenti già dal primo marzo, per i vittoriesi, invece, pare non sia possibile nemmeno in aprile!
Si aspetta forse che l’anno scolastico si concluda? Peraltro le famiglie di tanti studenti stanno attraversando un periodo di crisi economica causata dalla pandemia. Alcune famiglie, di fronte alle prospettive di costi eccessivi (specie se con più figli o per distanze più lunghe), sono costrette a rinunciare al percorso scolastico dei figli. Il diritto allo studio rischia di essere leso. Dinanzi a tutto ciò, non si capisce perché questo servizio tardi ad arrivare e non sia tra le priorità dell’ente.
Chiediamo pertanto che gli organi competenti diano le dovute risposte alle famiglie e che , una volta per tutte, venga risolto questo problema nell’interesse della collettività studentesca e a tutela del diritto allo studio. Vogliamo finalmente vedere la luce in fondo al tunnel.
Katia Ferrara Portavoce famiglie studenti pendolari Vittoria - Scoglitti