Unitamente alla denuncia di Fratelli d'Italia Ragusa, anche il circolo provinciale di Gioventù Nazionale esprime sdegno per il vile gesto. È stato oltrepassato il limite della decenza - dicono i coordinatori cittadini della provincia-. Sergio Ramelli è una vittima dell'odio politico che ha caratterizzato un lungo e oscuro periodo della nostra storia: gli anni di piombo. È inaccettabile che ancora oggi -continuano i rappresentanti territoriali di GN-, nel 2021, qualche sprovveduto possa permettersi di oltraggiare la memoria di un ragazzo che ha avuto il coraggio di lottare, a costo della vita, per le proprie idee in un periodo particolarmente complicato, inquinato da odio cieco e pura violenza. Un periodo storico in cui l'acquisto di un quotidiano piuttosto che un altro era sufficiente per essere aggrediti. Un periodo in cui una condanna alle Br su di un tema scolastico, era sufficiente per essere derisi, umiliati e infine massacrati, sorte toccata proprio al giovane Ramelli. Come già sottolineato dal coordinatore di FdI Ragusa, avv. A. Sittinieri, anche noi auspichiamo che questo gesto sia da ricondurre sotto il profilo di un grave atto vandalico, frutto di ignoranza e non già da ragioni eminentemente politiche, perché in tal caso la situazione sarebbe ben più preoccupante. Ad ogni modo -concludono i militanti- ringraziamo il sindaco avv. Peppe Cassì per aver condannato pubblicamente l'accaduto e confidiamo che l'amministrazione comunale potrà ripristinare la targa in tempi celeri. Dal canto nostro continueremo sempre a commemorare Sergio. Possa il suo sacrificio non essere vano e il suo esempio guidare la nostra lotta.