"Lancio un grido d'allarme a tutti i Vjttoriesi, in particolare alle donne! Il reparto di Ostetricia e Ginecologia del Guzzardi, diretto dal dr. Antonio Schifano, è a rischio, con soli quattro medici strutturati compreso il primario, costretti a far fronte ad un lavoro immane per cui ne occorrerebbero il triplo. Tra trasferimenti e mancata attivazione di procedure per far fronte all'emergenza, dall'1 giugno al Guzzardi non si praticano più interventi di laparoscopia e isterectomia, oltre a tutta una serie di interventi minori, ma pur sempre richiesti e necessari". A denunciare i fatti Pietro Gurrieri, avvocato, giornalista e candidato sindaco a Vittoria per il MoVimento 5 Stelle e Città libera che spiega: "A fronte dell'espletamento di una prima procedura concorsuale, alcuni mesi fa erano stati destinati all'UOC Ostetricia e Ginecologia del Guzzardi cinque medici, che successivamente hanno chiesto e ottenuto un trasferimento. Improvvisamente questo nevralgico reparto si è dunque trovato sguarnito, ed in queste settimane le prestazioni sono state a fatica mantenute, pur se ridotte, attraverso un meccanismo di incentivi che ha permesso a medici strutturati in altri ospedali di poter prestare occasionalmente la propria opera in quello di Vittoria. Ma ciò sarà possibile solo fino alla giornata di domani, mercoledì 30 giugno, mentre nulla si sa di una successiva graduatoria riservata a medici specializzandi, che comunque non risolverebbe il problema non potendo questo personale operare in autonomia, cioè a prescindere dalla presenza e dalla supervisione di un medico strutturato. L'unica soluzione praticabile, oltre a rendere operativa questa graduatoria" - continua Gurrieri - "sarebbe quella di una complessiva rimodulazione del personale specialistico in organico alla ASP di Ragusa. Un adempimento da porre in essere con ogni tempestività". "Faccio appello alle autorità civili e sanitarie, ai parlamentari, ai candidati di qualsiasi schieramento a fare blocco comune per impedire un esito - cioè la completa e definitiva paralisi di un reparto che è uno dei nostri fiori all'occhiello - che renderebbe soltanto una parola vuota il diritto alla salute dei cittadini e la salvaguardia, in particolare delle donne" conclude Gurrieri.